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Martedì 02 MAGGIO 2017
Punti nascita. La Regione Veneto apra il confronto: noi siamo disponibili
Gentile Direttore,
molti giornali, nelle edizioni locali del Veneto, hanno recentemente ospitato articoli riguardanti i punti nascita nella Regione del Veneto e la loro gestione da parte di un fantomatico “anestesista neonatale”. L’Associazione Adarv (Associazione dei Direttori di Anestesia e Rianimazione del Veneto) si sente coinvolta, seppur come spesso accade in questo paese non lo sia stata mai direttamente, e ci tiene a sottolineare che tale figura professionale non esiste e neppure è così superficialmente e facilmente realizzabile.
Inoltre fa presente che i punti nascita sotto i 500 parti/anno, affinché il percorso clinico-assistenziale del parto e l’assistenza alla madre ed al neonato siano efficaci, efficienti, sicuri, ma anche sostenibili, presentano dei problemi clinico-organizzativi più complicati, dovendo garantire gli stessi aspetti di multidisciplinarietà presenti nei punti nascita con un numero più elevato di parti/anno, tanto per le complicanze maggiori che riguardano il neonato quanto per le complicanze maggiori che riguardano la madre (soprattutto quelle di natura emorragica).
Senza voler entrare in merito con poche righe su una tematica così importante, come Direttori delle UUOO di Anestesia e Rianimazione del Veneto, disciplina da sempre in prima linea nella ricerca dei più elevati standard di sicurezza per il paziente in sala operatoria, in Terapia Intensiva e nell’urgenza-emergenza, riteniamo nostro dovere professionale e deontologico offrire la piena disponibilità ad un confronto tecnico e concreto con le istituzioni della Regione Veneto e i mass media sul tema della sicurezza dei punti nascita, nell’intento di contribuire a realizzare un’organizzazione sanitaria sempre più efficace, sicura e sostenibile.
Carlo Sorbara
Presidente A.D.A.R.V.
Associazione Direttori di Anestesia e Rianimazione del Veneto
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