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Martedì 02 AGOSTO 2011
Celiachia. D’Ambrosio Lettieri: “Pazienti a rischio con proposta Ue per etichettatura cibi"
Per il senatore del Pdl, segretario della commissione Igiene e Sanità del Senato e relatore della proposta di Regolamento dell'Ue sull'etichettatura degli alimenti per fini speciali, le nuove norme rappresentarebbero per l'Italia "un grave arretramento” che "esporrebbe a gravi rischi la salute dei pazienti affetti da celiachia".
Arriva oggi un “No” unanime della commissione Igiene e Sanità del Senato alla proposta di regolamento dell’Unione Europea sull’etichettatura degli alimenti speciali. Ad annunciarlo è Luigi D’Ambrosio Lettieri, senatore del Pdl, componente della commissione Igiene e Sanità del Senato e relatore della proposta di Regolamento dell'Ue, secondo il quale “sarebbe grave arretramento” in quanto “l’attuale normativa vigente in Italia tra le più evolute al mondo”.
In particolare la proposta di regolamento propone l'abrogazione del regolamento (CE n. 41/2009), quale norma specifica sulla composizione e l'etichettatura dei prodotti alimentari adatti alle persone intolleranti al glutine, prospettando, per ragioni di semplificazione, l'inclusione della disciplina dei prodotti senza glutine nell'ambito del regolamento 1924/2006, destinato alla commercializzazione ed etichettatura dei prodotti alimentari ad uso corrente.
Il provvedimento comunitario, secondo D'Ambrosio Lettieri, propone una “condivisibile” semplificazione che “agevola certamente il processo di armonizzazione, ma non tiene conto di aspetti di rilevanza elevatissima che riguardano la tutela della salute e la protezione di fasce di popolazione vulnerabile. Come nel caso dei pazienti celiaci”, stigmatizza D¹Ambrosio Lettieri. Che spiega: “Se passasse la proposta dell'Unione Europea, la normativa italiana - che è tra le più evolute del mondo - subirebbe un preoccupante arretramento esponendo a gravi rischi la salute dei pazienti affetti da celiachia, per i quali, non esistendo una terapia farmacologica, gli alimenti senza glutine sono l'unica condizione di garanzia”.
La Commissione Sanità del Senato ha solidamente motivato il proprio parere contrario con questi argomenti “che - sottolinea il segretario della Commissione - anche sulla base delle osservazioni negative espresse sull'atto comunitario dalla Commissione delle Politiche europee, lede i principi di proporzionalità e di sussidarietà sanciti dal Trattato di Lisbona con la conseguenza di un inaccettabile arretramento della legislazione italiana e la conseguente abrogazione di norme che oggi garantiscono la qualità della produzione di alimenti per celiaci e ne garantiscono la erogazione ai pazienti con oneri a carico del Servizio Sanitario. Attendiamo ora l'esito dei lavori presso la Camera dei Deputati - conclude il senatore del Pdl - al cui esame passa la proposta di regolamento comunitario su cui pesano anche le giustificate perplessità dei tecnici del ministero della Salute e su cui si registra ufficiosamente anche la contrarietà di altri Paesi dell'Ue”.
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