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Martedì 02 AGOSTO 2011
Ticket. Regioni in riunione fiume. Slitta l’incontro col Governo

La Conferenza dei presidenti sta discutendo, ma è difficile trovare una posizione unitaria. La via più semplice sarebbe la copertura dei 381 milioni “mancanti” per il 2011, rinviando l’applicazione del “superticket” al 2012, cercando una nuova modulazione. L’incontro con il Governo, previsto per le 13.30, slitta alle 18.30.

La riunione tecnica di ieri e la riunione degli assessori di questa mattina non hanno portato ad una soluzione. “Nebbia in Val Padana”, ha commentato l’assessore al Bilancio della Lombardia, Romano Colozzi lasciando l’incontro della Commissione Salute delle Regioni a fine mattinata.
Così, la Conferenza dei presidenti, iniziata alle 12.30, registra una discussione molto accesa,  che ha costretto a rinviare l’incontro con il Governo, che si terrà sempre nella sede del ministero per gli Affari Regionali, in via della Stamperia, ma alle 18.30 anziché alle 13.30 come previsto.

La risposta delle Regioni ai superticket previsti dalla manovra economica è molto diversificata: la Lombardia ha già applicato i rincari, ma non come previsto dalla manovra (+ 10 euro per specialistica ed esami, + 25 euro per codici bianchi in PS) bensì aumentando in modo proporzionale al costo complessivo della prestazione; sulla stessa linea il Piemonte, mentre Liguria e Sicilia hanno applicato direttamente quanto previsto dalla manovra. Assolutamente contrario a questa misura il presidente del  Veneto, Luca Zaia, che non intende in alcun modo applicarla nella sua Regione.

Tra le problematiche sollevate dalle Regioni c’è quella che rischia di trasformare questa misura in un boomerang: applicando un aumento di 10 euro sulle prestazioni meno costose (e più diffuse) si corre infatti il rischio che i cittadini siano spinti a rivolgersi alla sanità privata; i servizi sanitari regionali avrebbero così una riduzioni di introiti anziché un incremento. Per questa ragione un’applicazione non lineare del superticket è richiesta a gran voce. Per metterla a punto, però, serve del tempo ed è per questo che in molti chiedono di trovare altrove la copertura di 381 milioni di euro necessari da qui alla fine dell’anno, rinviando l’applicazione della misura al 2012.
 

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