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Martedì 02 AGOSTO 2011
Lampedusa. Russo: "Nessun pericolo per la salute pubblica"

“La morte dei 25 immigrati clandestini è stata quasi certamente provocata da asfissia e non da altre cause ascrivibili a patologie infettive o altri motivi di salute pubblica”. Lo afferma l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, dopo aver letto la relazione predisposta dal responsabile del servizio di igiene pubblica dell'assessorato, Mario Palermo e dal coordinatore delle attività sanitarie per l'emergenza immigrati su Lampedusa, Pietro Bartolo.

"Nessuno dei quasi 300 clandestini sbarcati sull'isola questa notte - e' scritto nella relazione - presenta segni e sintomi riconducibili a patologie trasmissibili e diffusibili". Il decesso delle 25 persone, di etnia africana di età compresa tra i 20 e i 30 anni, dovrebbe risalire ad almeno 48 ore fa. Alcuni di loro presentavano segni evidenti di trauma cranico. Come previsto nel "Programma per l'assistenza sanitaria rivolta alle persone straniere sbarcate a Lampedusa", predisposto dall'assessorato, e' stata subito attivata l'assistenza sanitaria, assicurata dal personale dell'Asp di Palermo in servizio nella struttura sanitaria di Lampedusa, dai medici del Centro di accoglienza e da tutte le associazioni di volontariato presenti sull'isola (INMP, Medici Senza Frontiere e Croce Rossa Italiana. Circa 70 immigrati sono stati avviati al pronto Soccorso per le necessarie cure sanitarie: fratture e disidratazione le cause principali. L'organizzazione sanitaria di emergenza presente sull'isola lavorera' nelle prossime ore in stretto raccordo con gli specialisti sanitari inviati a Lampedusa dal Ministero della Salute.

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