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Giovedì 20 APRILE 2017
Vaccini. Fucci (DI): “No a posizioni che fanno tornare indietro l'Italia”
Come parlamentare impegnato sui temi della sanità e sul piano professionale come medico, desidero esprimere la mia profonda preoccupazione per quanto sta avvenendo. Nell’era delle fake news è sempre più difficile ristabilire la verità e portare avanti una discussione seria e ponderata. Eppure la farmacovigilanza è davvero un tema reale di discussione. Un tema troppo serio per essere strumentalizzato.
L’opera di disinformazione sui vaccini è quanto di più pericoloso possa esserci. Il fenomeno, portato da ultimo alla ribalta dalla puntata di Report nel quale è stato dato spazio a una serie di informazioni a senso unico sul vaccino anti papilloma virus, è inspiegabile. Eppure, sull’onda di iniziative politiche e mediatiche che sembrano inarrestabili, l’Italia – come raccontato dalle ultime cronache – si trova al centro di segnalazioni da parte di autorità sanitarie estere come un “Paese a rischio”, per esempio per una nuova insorgenza del morbillo che nei dati del Ministero della Salute ha accresciuto la propria incidenza in modo allarmante dall’inizio del 2017 (l’ultimo bollettino periodico, del 19 aprile, spiega che nell’88 per cento dei casi sono colpiti soggetti non vaccinati).
Utilizzo l’aggettivo “inspiegabile” non a caso. I vaccini sono stati una straordinaria conquista non solo sanitaria ma anche sociale. Il loro sviluppo è cresciuto in parallelo con il lento ma inarrestabile sviluppo della società verso stili di vista più salutari e verso un aumento dell’aspettativa di vita. E’ appunto inspiegabile che ora ci siano voci e posizioni che vorrebbero in sostanza riportare l’Italia indietro nel tempo. Per questo condivido pienamente la posizione del Ministero della Salute secondo cui i danni di una disinformazione assoluta si vedono con il gravissimo ritorno di malattie che erano state debellate proprio grazie ai vaccini, come lo stesso morbillo o la polio. Nonostante gli allarmi lanciati dall'Organizzazione mondiale della sanità e in tutti i Paesi occidentali, ci ritroviamo a dover contrastare le falsità sul web e conferenze stampa imbarazzanti.
Ancora più incredibile è che tale fenomeno cresca nonostante tutte le voci più autorevoli in campo scientifico richiamino a fatti e dati concreti. Penso da ultimo alle presa di posizione dai toni giustamente forti di Aogoi, l’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani, di Sigo, la Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia, e di Agui, l’Associazione Ginecologi Universitari Italiani, tutte puntualmente ignorate lì dove viene fatta scientemente una informazione distorta.
Come parlamentare impegnato sui temi della sanità e sul piano professionale come medico, desidero esprimere la mia profonda preoccupazione per quanto sta avvenendo. Nell’era delle fake news, a quanto pare ormai non più limitate al solo web ma in grado di trovare spazio anche nel servizio pubblico radiotelevisivo, è sempre più difficile ristabilire la verità e portare avanti una discussione seria e ponderata. Eppure la farmacovigilanza è davvero un tema reale di discussione. Un tema troppo serio per essere strumentalizzato, per esempio come avvenuto in Report presentando solo voci a sostegno della tesi anti-vaccini e senza dare la parola alla “controparte”.
On. Benedetto Fucci
Direzione Italia
Camera dei Deputati
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