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Mercoledì 19 APRILE 2017
Camera, question time/3. Nuove sedi farmaceutiche: il “Cresci-Italia” è in stand by. Lorenzin: “Prorogati i termini dei concorsi già effettuati”
Il decreto legge "Cresci Italia" aveva previsto nel 2012 l'apertura di nuove sedi farmaceutiche e di consgeuenza si erano avviato i concorsi a cui hanno partecipato numerosi farmacisti. Ma, secondo Mucci e Monchiero che hanno rivolto in tal senso un'interrogazione al ministro Lorenzin, il contenzioso amministrativo ha bloccato i risultati che rishciano di perdere validità. Lorenzin ha garantito nella sua risposta la proroga dei consorsi.
Il sistema farmaceutico, secondo il decreto legge “Cresci Italia” del 2012, avrebbe dovuto essere potenziato con l'apertura di oltre 4.000 nuovi esercizi assegnati tramite concorsi regionali «al fine di favorire l'accesso alla titolarità delle farmacie da parte di un più ampio numero di aspiranti, aventi i requisiti di legge, nonché garantendo una più capillare presenza sul territorio del servizio farmaceutico. I concorsi sono stati indetti, ma risultano poche le aperture di nuove farmacie.
La colpa dei numerosi ricorsi a tribunali amministrativi regionali e nei ritardi nel lavoro delle commissioni regionali che rischiano di far indire ancora nuovi concorsi per la scadenza dei vecchi.
Per questo Mara Mucci e Giovani Monchiero (Civici e Innovatori) hanno chiesto durante il question time alla camera al ministro della Salute Beatrice Lorenzin se e quali iniziative concrete, eventualmente anche di carattere normativo, abbia intenzione di porre in essere perché le disposizioni del decreto-legge trovino immediata e concreta applicazione.
Ecco la risposta del ministro Lorenzin.
Gli Onorevoli interroganti hanno, giustamente, richiamato l’attenzione sulle criticità che ha incontrato, in questi anni, il processo di potenziamento della rete di distribuzione farmaceutica, avviato nel 2012 e tuttora in corso.
Al riguardo, desidero rassicurare subito gli onorevoli interroganti che è stato già adottato il provvedimento normativo che ha protratto il termine di validità delle graduatorie del concorso straordinario dagli iniziali due anni a ben sei anni - decorrenti, peraltro, dalla data del primo interpello effettuato per l’assegnazione delle sedi oggetto del concorso straordinario.
La recente disposizione di legge, in vigore dal primo marzo scorso, consentirà, pertanto, di non vanificare l’attività concorsuale già svolta finora, offrendo, al contempo, nuove opportunità per eventuali, ulteriori correttivi alla disciplina del concorso straordinario, in relazione ad altre criticità che sono già state portate all’attenzione del Ministero della salute.
Colgo l’occasione per ricordare che il processo di potenziamento della rete di distribuzione farmaceutica in parola, risulta ispirato dal meritorio obiettivo di favorire l’accesso alla titolarità di nuove sedi farmaceutiche da parte di un più ampio numero di farmacisti, soprattutto giovani; esso, inoltre, ha inteso, da un lato, razionalizzare la rete distributiva dei farmaci (in particolare, migliorando l’accessibilità al servizio anche in aree scarsamente abitate) e, dall’altro, assicurare migliori condizioni di concorrenza, rimuovendo, a tal fine, talune restrizioni all’ingresso da parte di nuovi operatori sul mercato.
Tali propositi, come noto, rischiano, tuttavia, di essere frustrati da un rilevante contenzioso amministrativo che ha, di fatto, impedito l’assegnazione, da parte di moltissime regioni, della gran parte delle nuove sedi farmaceutiche.
Ed è proprio al fine di evitare che tali criticità potessero determinare la scadenza delle graduatorie regionali e la vanificazione delle legittime aspettative dei farmacisti che avevano partecipato ai concorsi regionali, che mi sono prodigata, dunque, affinché, in sede di conversione del recente decreto-legge c.d. “milleproroghe” 2017, fosse inserita una specifica disposizione, finalizzata, come detto, a determinare la proroga del termine biennale di efficacia delle graduatorie, inizialmente previsto dalla normativa del 2012.
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