quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Venerdì 29 LUGLIO 2011
Farmaci. Adoc: “In Italia costano il 30% in più che nel resto d’Europa”
L’associazione dei consumatori torna a denunciarlo dopo l’avvio delle indagini della Procura di Firenze sulla Bristol Myers Squibb Italia che, insieme al gruppo Menarini, avrebbe gonfiato i prezzi di vendita dei farmaci commercializzati. “Non escludiamo una class action per il ristoro dei danni economici subiti da migliaia di consumatori”. Chiesto incontro con Fazio.
“Se la truffa fosse confermata sarebbe un fatto gravissimo, significherebbe che i consumatori avrebbero subito un danno per milioni di euro per questo non escludiamo una class action per il ristoro dei danni economici subiti da migliaia di consumatori”. Così Carlo Pileri, presidente dell’associazione dei consumatori Adoc, commenta le indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Firenze nei confronti della multinazionale Bristol Myers Squibb Italia che, assieme al gruppo Menarini, avrebbe gonfiato notevolmente i prezzi di vendita dei farmaci commercializzati, ottenendo un indebito rimborso di oltre un miliardo di euro dal Servizio sanitario nazionale. Per Adoc la truffa ha danneggiato enormemente anche i consumatori. “Ma da anni denunciamo che in Italia i farmaci costano troppo, almeno il 30% più che nel resto d'Europa. Per questo – ha continuato Pileri - chiediamo un incontro col ministro della Salute per avere chiarimenti su cosa si intenda fare in futuro, visto che il caro farmaci lo paghiamo due volte, la prima con il pagamento diretto e la seconda col pagamento dei ticket se è a carico dello Stato. Infatti, essendo troppo cari, il sistema sanitario non ce la fa a sostenere la spese e ci costringe a pagare ticket. Un’operazione, quella dei ticket – conclude il presidente Adoc -, che non sarebbe necessaria se i farmaci costassero come nel resto d'Europa”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA