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Lunedì 10 APRILE 2017
Pediatria. Le polemiche tra Camposampiero e Cittadella. Coletto: “Sono e restano allo stesso livello di eccellenza”
L’Assessore interviene sulla polemica scoppiata a livello locale rispetto trasferimento di sei posti letto tra pediatria e patologia neonatale da Camposampiero a Cittadella. “Altro non è che una risposta organizzativa alle necessità dei bambini e delle loro famiglie. Il resto sono speculazioni”.
“Anche questa volta, come accade purtroppo con frequenza, strumentalizzazione politica e dietrologie rischiano di prendere il sopravvento sulla realtà di due strutture di qualità come gli ospedali di Cittadella e Camposampiero, che tali sono e tali restano, anche per la pediatria. La modifica della scheda ospedaliera sulla pediatria stessa altro non è che una risposta organizzativa alle necessità dei bambini e delle loro famiglie. Il resto sono speculazioni, perché il servizio in realtà migliora. Non perde nessuno, vincono le necessità del territorio”. Con queste parole, l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto interviene, con una nota, sulla polemica scoppiata a livello locale rispetto trasferimento di sei posti letto tra pediatria e patologia neonatale da Camposampiero a Cittadella.
“Non ha alcun senso – aggiunge Coletto – sventolare allarmi di ridimensionamento, e ancor meno fare polemiche di campanile, perché stiamo parlando di due ospedali molto simili, di qualità elevata e al servizio del territorio Padovano. Entrambi – ricorda Coletto – sono classificati nello stesso modo all’interno della delibera del 23 dicembre 2016 con la quale abbiamo inviato al Ministero della Salute il quadro dei nostri punti nascita. Vorrei fosse chiaro a tutti – aggiunge Coletto - che Camposampiero e Cittadella, in materia di pediatria, sono assolutamente equivalenti. Erogano ed erogheranno gli stessi servizi, e cioè devono garantire assistenza con guardia attiva pediatrico/neonatologica H24 all’interno della struttura ospedaliera o del presidio ospedaliero sede di punto nascita. I due Ospedali sono entrambi sede di punto nascita e gestiscono ognuno ben più di mille parti l’anno. Questo dovrebbe bastare per far capire che non esiste il più bello e il più brutto, ma due qualità equivalenti”.
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