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Venerdì 07 APRILE 2017
Nuova pediatria di Padova. Approvato lo studio di fattilibilità

L’opera costerà 53,6 mila euro. Zaia: “Sarà una Pediatria nuova di zecca, che in un paio d’anni dovrà essere pronta per ospitare adeguatamente una delle eccellenze nazionali e internazionali della sanità veneta. Ai piccoli malati ai quali vogliamo e dobbiamo dare il meglio”.

La Giunta regionale del Veneto, su proposta del Presidente Luca Zaia, ha dato oggi il via libera alla procedura di realizzazione del nuovo edificio per la Pediatria dell’Ospedale di Padova, per un importo interamente finanziato di 53 milioni 685 mila euro. La delibera formalizzata ieri approva infatti lo Studio di Fattibilità realizzato dall’Azienda Ospedaliera di Padova e l’elenco degli interventi programmati. Lo comunica una nota della Regione.

“Si parte – ha detto Zaia – con uno dei progetti più qualificanti dell’intera programmazione infrastrutturale sanitaria degli ultimi anni in Veneto. Trovare la soluzione a un problema che si presentava assai complesso per molti fattori – aggiunge il Governatore – non era facile, ma alla fine è venuta fuori la migliore: una Pediatria nuova di zecca, che in un paio d’anni dovrà essere pronta, per ospitare adeguatamente una delle eccellenze nazionali e internazionali della sanità veneta. Curare e guarire un bambino dà una soddisfazione del tutto particolare - aggiunge Zaia - e farlo in una struttura come quella che nascerà è il massimo. Lo è per i medici e tutti i sanitari che ci lavorano con competenza e con un coinvolgimento umano che va ben oltre gli aspetti contrattuali, lo è per i genitori, lo è prima di tutto per i piccoli malati ai quali vogliamo e dobbiamo dare il meglio”.

La proposta approvata dalla Giunta regionale prevede la costruzione di un nuovo edificio di sette piani fuori terra per una superficie complessiva di 12.600 metri quadrati, più in piano tecnico che verrà posizionato sulla sommità.

“La soluzione prospettata e la procedura per la progettazione e realizzazione– conclude Zaia – sono le migliori possibile sia per rispondere alle necessità, sia, soprattutto, per ridurre al massimo i tempi dell’opera”.

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