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Mercoledì 05 APRILE 2017
Ennesima aggressione a un medico, stavolta a Napoli. Onotri (Smi): “Equipariamo per legge i medici ai pubblici ufficiali”
Aggredito ieri, sul posto di lavoro, un medico ospedaliero (anche sindacalista: vice segretario regionale dello Smi Campania), l'aggressione all'Asl Napoli 1. Molti i casi di medici aggrediti recentemente, in Campania, Puglia e Sicilia. Pina Onotri, segretario generale Smi, propone una legge che equipari i medici ai pubblici ufficiali
Il Sindacato dei Medici Italiani - Smi denuncia l'ennesimo episodio di violenza sul posto di lavoro, ieri, all'Asl Napoli 1: vittima un medico ospedaliero, anche sindacalista, vice segretario regionale Smi Campania. Il medico ha riportato una frattura ossa-nasali solo per svolgere con dedizione la sua professione in una struttura della sanità pubblica italiana. Lo Smi ricorda che questo caso segue altri analoghi, in Campania, ma anche in Puglia e Sicilia, in solo pochi mesi, nei Pronto Soccorso, nelle corsie degli ospedali, nelle postazioni di guardia medica.
Pina Onotri, segretario generale Smi, fa quindi un appello al ministro degli Interni, Marco Minniti, e al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: "Ora basta. È urgente un vertice nazionale per la 'messa in sicurezza' del Ssn, ma è anche necessaria una nuova legge per tutelare i medici: devono essere equiparati ai pubblici ufficiali. Chiediamo, pure, un piano immediato di investimenti per modernizzare le strutture affinché rispondano a standard adeguati di sicurezza e anche di accoglienza per i cittadini. Gli ambulatori sul territorio, le guardie Mediche, gli ospedali e i Pronto Soccorso, sono il biglietto di visita della presenza dello Stato e della tutela costituzionale alla salute, ogni singola aggressione a un medico mette in discussione l'essenza stessa di questo diritto, trasformando la nostra sanità pubblica in un campo di battaglia".
"Dove è lo Stato quando noi lavoriamo, così siamo ostaggio dei criminali - conclude Onotri - attendiamo ora dal Governo Gentiloni, dai ministri Minniti e Lorenzin, gesti concreti. Lo Smi, solidale con tutti i medici vittime di questa violenza, porterà a Napoli al collega, e compagno di mille battaglie, la propria vicinanza".
Lorenzo Proia
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