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Martedì 04 APRILE 2017
Ecco le misure adottate dalla Provincia contro la carenza di medici
Le misure dell’Assessorato per ovviare alla carenza di medici sono state la centro della conferenza stampa odierna dell’assessora Stocker a Palazzo Widmann. La regolamentazione dell’Unione Europea riguardo all’orario di lavoro dei medici pone i sistemi sanitari di tutta Europa di fronte a nuove sfide
Allo scopo di garantire ai cittadini il diritto all’assistenza sanitaria nei mesi scorsi sono state adottate, anche in Alto Adige apposite misure che sono state illustrate oggi pomeriggio nel corso di una conferenza stampa dall’assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, assieme alla direttrice di Ripartizione Laura Schrott, al direttore sanitario, Thomas Lanthaler ed al primario, Hubert Messner.
Tali misure spaziano dalle diverse forme contrattuali adottate per la stabilizzazione, almeno a tempo determinato dei medici nell’ambito dell’Azienda sanitaria provinciale, sino alla formazione dei medici specialisti e dei laureandi.
Nel suo intervento l’assessora Martha Stocker ha sottolineato che “La carenza di medici è un problema che riguarda tutto il mondo e non solo l’Europa e tale problematica è stata ulteriormente aggravata dalla direttiva europea sugli orari di lavoro dei medici. Ciononostante siamo impegnati a fare tutto il possibile per mantenere impiegati i medici nella nostra Azienda sanitaria provinciale, nonché per reclutarne altri e formare giovani medici. Solo in questo modo sarà possibile conciliare due esigenze per noi fondamentali, il diritto dei pazienti all’assistenza sanitaria, ma anche il diritto all’uso della propria madrelingua”.
In questo quadro s’inserisce la recente decisione della Giunta provinciale di mettere a concorso ulteriori 100 posti per medici e 120 posti per infermieri.
“Da decenni - prosegueStocker - il sistema sanitario provinciale si è retto grazie ai contratti d’opera che venivano rinnovati, di anno in anno, a quei medici che non erano in possesso dell’attestato di bilinguismo, proroghe che talvolta si sono protratte individualmente per oltre dieci anni. Ora in base ad una sentenza del Tribunale del lavoro questa formula non può più essere seguita e ci siamo quindi trovati nella necessità di assicurare il sevizio sanitario attraverso la soluzione rappresentata da nuove forme contrattuali”.
La direttrice della Ripartizione sanità, Laura Schrott, ha quindi illustrato nel dettaglio tali forme contrattuali che riguardano, ad esempio, medici in via di specializzazione che, attraverso un corso concorso per medici prossimi al compimento della loro formazione medico-specialistica, possono ottenere un contratto biennale con programma di formazione.
Vi è inoltre il cosiddetto “modello in via di esaurimento” per medici senza formazione specialistica (cosiddetti medici di fascia B) che nell’arco dei prossimi due anni conseguono la loro specializzazione medica.
Per i medici in via di assunzione a tempo indeterminato sono previsti inoltre contratti di lavoro a tempo determinato con durata massima di tre anni per medici specialistici, con obbligo di conseguimento dell’attestato di bilinguismo (in sostituzione dei contratti d‘opera riconosciuti per lungo tempo) oppure il corso concorso per medici specialistici con obbligo di conseguimento dell’attestato di bilinguismo (contratto biennale con programma di formazione).
Resta infine confermato il fatto che i medici con contratto a tempo indeterminato nell‘Azienda sanitaria dell‘Alto Adige devono essere in possesso de seguenti requisiti: titolo di studio in medicina e formazione medico-specialistica compiuta ed attestato di bilinguismo.
Il direttore sanitario, Thomas Lanthaler, ha quindi fornito alcune cifre riguardo ai medici ospedalieri operanti in Alto Adige. I primari sono complessivamente 105 (direttori di struttura complessa), mentre i responsabili di struttura semplice sono 153. I medici specialisti sono attualmente 742. Queste tre categorie di medici hanno contratti a tempo indeterminato.
Vi sono inoltre 230 medici specialisti con contratto d’opera, quindi a tempo determinato, ai quali si aggiungono 55 giovani medici in formazione medico – specialistica ed 87 studenti in medicina.
Lorenzo Proia
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