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Martedì 04 APRILE 2017
Sanità di montagna. Gallera: “Dalla Regione una articolata ed efficace risposta a bisogni territorio”

L’assessore ha illustrato il pacchetto di misure approvate dalla Giunta per la sanità di montagna. Si va dagli incentivi per l’assunzione del personale all’approvazione del Poas (Piano di organizzazione aziendale strategica) della Asst della Valtellina, che segue quello della Asst Valcamonica. Parolo (sottosegretario con delega alla Montagna): “Avremmo voluto fare di più, ma dobbiamo fare i conti con risorse che diminuiscono sempre”.

“Regione Lombardia ha messo in campo per la sanità di montagna un’articolata ed efficace risposta ai bisogni di un territorio che ha specificità particolari e necessitava di un’attenzione puntuale rispetto ad altri. Proprio oggi in Giunta abbiamo approvato una serie di misure, che vanno dagli incentivi per l’assunzione del personale all’approvazione del Poas (Piano di organizzazione aziendale strategica) della Asst della Valtellina, che segue quello della Asst Valcamonica, approvato la scorsa settimana”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera illustrando le misure approvate ieri dalla Giunta per la sanità di montagna.

“Per far fronte a una delle problematiche più sentite nell’area della montagna - ha spiegato l’assessore - che riguarda il reclutamento di personale medico, abbiamo deciso di stanziare 200.000 euro all’anno per incentivare le neo assunzioni. Sostanzialmente andremo ad offrire un incentivo di 15.000 euro, per tre anni, a tutto il personale che sarà assunto e destinato Ats Montagna e Asst Valtellina e Asst Vallecamonica. Si prevede un incremento totale di 54 figure professionali che saranno così suddivise: 5 all’Ats della Montagna (Area dirigenziale medica e veterinaria); 32 all’ Asst della Valtellina Alto Lario e 13 per l’ Asst della Vallecamonica”.

“Nessuno vuole depauperare l’ospedale di Sondalo che riteniamo strategico per la riabilitazione - ha sottolineato il titolare regionale della Sanità - e oggi, attraverso la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra l’Asst Niguarda e quella della Valtellina e Alto Lario, che prevede il ricovero a Sondalo di pazienti affetti da patologie reumatiche provenienti da Milano, lo dimostriamo in maniera concreta”.

“Quindi - ha aggiunto - all’interno del presidio rimarranno la struttura complessa e la struttura semplice esistenti di Neurochirurgia con le funzioni attualmente in essere. Per rafforzarne la vocazione riabilitativa, inoltre, confermiamo il trasferimento di Struttura complessa di riabilitazione da Sondrio a Sondalo, con l’obiettivo di creare a Sondalo un Polo riabilitativo. Nell’intento di garantire un presidio sull’emergenza e urgenza anche Media Bassa Valtellina e nella Valchiavenna verrà istituita a Sondrio una struttura semplice di neurochirurgia dedicata all’emergenza, senza che ciò comporti un impoverimento delle attività a Sondalo”.

“Per quanto riguarda Morbegno - ha proseguito - attraverso la realizzazione del Pot verranno aumentati i posti letto e saranno incrementate le attività ambulatoriali e quelle strettamente collegate alle politiche della presa in carico dei pazienti cronici, in attuazione della riforma sanitaria. Confermiamo l’apertura h 24 del Punto di Primo intervento, nel quale opererà il personale medico della Asst, e come deciso dopo gli incontri con la conferenza dei sindaci e del Mandamento di Morbegno attiveremo una cabina di monitoraggio, presieduta dall’Asst che dovrà verificare l’andamento dell’attività notturna del presidio. Nel giugno del 2018 tracceremo un bilancio per valutare e verificare se il servizio deve rimanere tale o se si deve intervenire diversamente”.

“Infine - ha spiegato Gallera - per quanto riguarda il Punto nascite di Chiavenna confidiamo in una risposta positiva del Ministero sul progetto articolato che abbiamo presentato e che, grazie alla rotazione dei medici nei vari presidi delle Asst garantisce i parametri di sicurezza nonostante il numero sotto la soglia dei 500 parti che il presidio registra “.

Per il sottosegretario regionale alla presidenza con delega alla Montagna Ugo Parolo, “la risposta presentata è sicuramente quella migliore che Regione Lombardia poteva offrire dato il contesto, frutto di un metodo basato sul confronto e sull’ascolto del territorio. E’ evidente che per la sanità di montagna - ha evidenziato il sottosegretario - tutti noi vorremmo molto di più di quello che si riesce a fare, ma dobbiamo fare i conti con risorse che diminuiscono sempre, pertanto dobbiamo con minori fondi garantire i migliori servizi”.

 “L’attuazione di una riforma sanitaria così importante come quella che stiamo attuando - ha proseguito  Parolo - inevitabilmente si porta dietro delle criticità legate alla creazione di organismi previsti dalla legge, con ritardi che poi hanno imposto un’accelerazione di atti su cui forse era necessario fare ancora qualche riflessione. Ma grazie all’azione di mediazione tra tecnici e territorio, coordinata dall’Assessorato al Welfare, si è comunque riusciti a proporre una soluzione ottimale”.

“La scelta di aver voluto un’Agenzia per la montagna - ha concluso Parolo - è rivoluzionaria, e, ovviamente,  va riempita di contenuti strada facendo, non da un giorno all’altro”.

Di seguito i punti principali, illustrati dalla Regione, del Protocollo d’intesa siglato tra l’Azienda socio sanitaria territoriale della Valtellina e dell’Alto Lario e del Grande ospedale metropolitano Niguarda, sottoscritto, ieri pomeriggio, a Sondrio.

L’Asst Valtellina garantisce la presa in carico riabilitativa dei pazienti entro 4 giorni lavorativi dalla segnalazione del Asst Niguarda e si impegna, attraverso l’Unità operativa complessa (Uoc) responsabile della presa in carico riabilitativa, a condividere con la Uoc di Reumatologia dell’azienda milanese le modalità di redazione e l’attuazione del Piano riabilitativo individuale e ad informarla, inviando apposita relazione scritta secondo le scale di valutazione condivise, dell’avvenuta dimissione.

L’Asst Niguarda si impegna, per i propri pazienti con patologie reumatiche ad identificare quale struttura prioritaria di ricovero per riabilitazione intensiva in area ortopedica la Uoc Riabilitazione specialistica - recupero e riabilitazione funzionale del presidio ospedaliero di Sondalo; a condividere, attraverso la propria Uoc di Reumatologia, con la Uoc riabilitazione specialistica - recupero e riabilitazione funzionale, il Piano riabilitativo individuale anche nella sua attuazione.

Entro 30 giorni dalla sottoscrizione del Protocollo sarà stipulata una convenzione operativa che preveda la formazione e aggiornamento del personale dipendente della Asst Val; la condivisione di Pdta per la presa in carico delle persone affette da malattie reumatiche; la consulenza da parte di Uoc Reumatologia Asst Niguarda per la gestione dei pazienti reumatici; gli studi per l’implementazione di telemedicina riabilitativa; percorsi riabilitativi intensivi.

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