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Giovedì 30 MARZO 2017
Ennesima aggressione ai medici al Loreto Mare. Napoli aderisce alla campagna dell’Omceo di Bari

Con una media di cinquanta aggressioni al giorno, la professione medica sta diventando più rischiosa di quella delle forze dell’ordine. L’allarme arriva ancora una volta dall’Ordine dei Medici di Napoli che, assieme all’Ordine di Bari ha deciso di lanciare una campagna social destinata ai camici bianchi e ai pazienti. Lo slogan è: “Chi aggredisce un medico aggredisce se stesso”.

“Chi aggredisce un medico aggredisce se stesso”: l’Ordine dei medici di Napoli aderisce alla campagna di comunicazione lanciata nei giorni scorsi dall’Omceo di Bari utilizzando gli stessi manifesti e lo stesso slogan contro le violenze in corsia. “Insieme all'Ordine dei Medici di Bari – conferma il leader dei medici partenopei Silvestro Scotti - abbiamo deciso di iniziare una campagna social di sensibilizzazione dei cittadini sulle intollerabili aggressioni ai medici che operano per migliorare la salute dei loro pazienti”.

L’occasione è l’ennesima aggressione ai danni del personale in un ospedale napoletano. Ancora una volta il teatro delle violenze è il presidio della Asl Napoli 1 Loreto Mare dove un paziente ha aggredito un operatore socio sanitario e messo a soqquadro tutti gli ambienti, creando tensione e paura agli altri pazienti, al personale e ai familiari dei malati.

“La violenza, purtroppo, sta diventando abituale in tutti gli ospedali e i presidi sanitari d’Italia” aggiunge il presidente Omceo di Napoli. A dare forza alla campagna è una foto molto esplicita che sta già diventando virale sui social: una dottoressa con lo sguardo basso e il volto tumefatto per i colpi subiti. In pratica la stessa utilizzata nella campagna a Bari.

“Per una settimana, ma anche temporaneamente – invita Scotti sul suo profilo Facebook - cambiate la vostra immagine del profilo Fb, LinkedIn, Wapp o Twitter, creiamo una iniziativa virale per affermare il diritto dei medici a curare i pazienti senza averne paura e per sensibilizzare il legislatore a norme che tutelino il medico da queste aggressioni creando procedure d'ufficio e non a querela di parte quando un medico viene aggredito nell'esercizio delle sue funzioni e pene più gravi per questo tipo di aggressioni. Esattamente come avviene nel caso in cui ad essere aggredito sia un pubblico ufficiale. Solo così possiamo sperare di arginare un fenomeno che sta diventando ormai dilagante.Chi aggredisce un medico aggredisce se stesso". 
 
Da tempo il leader dei camici bianchi partenopei si spende a sostegno di questa causa. Sua, negli anni passati, l’iniziativa di portare nei pronto soccorso di frontiera, a Napoli, pettorine con una grafica che richiamava quella dei giubbotti antiproiettile. “Sono convinto – conclude Scotti – che servano anche degli adeguamenti normativi. Il fatto che la vittima sia un medico o un operatore sanitario, dovrebbe essere un aggravante nel corso di un procedimento penale”.

Sullo spinoso tema interviene anche il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità: “nella rivoluzione della sanità campana una delle priorità deve essere garantire la necessaria sicurezza ai lavoratori che non possono offrire un servizio sanitario di qualità se non hanno la tranquillità e la certezza di non essere picchiati dai pazienti o dai loro familiari e amici, come, purtroppo, accade sempre più spesso”.

Nel caso occorso all’operatore sociosanitario stamani si sarebbe trattato di un paziente di natura psichiatrica che doveva essere curato in un reparto di psichiatria e invece è stato portato al Loreto dove è avvenuta questa aggressione ai danni di un operatore. “A loro come al personale del 118 esprimiamo piena solidarietà – aggiunge Borrelli - perché troppo spesso nel compiere il loro dovere devono fronteggiare violenti, incivili, vandali, teppisti e alcune volte anche camorristi pericolosi e violenti”.

Borrelli invoca una serie di misure di programmazione adottando procedure e linee guida tese a scongiurare episodi di violenza in corsia. “Anche per questo - spiega il consigliere regionale - è importante arrivare alla fine del commissariamento o, almeno, affidare il ruolo a professionalità campane e il ministro Lorenzin farebbe bene a nominare subito, il successore di Polimeni per non lasciare la sanità in mano a un Commissario dimissionario e a un vice impegnato anche a Roma, all’ospedale israelitico”.

Intanto l’osservatorio dell’Ordine dei medici partenopeo sulla violenza ai danni dei camici bianchi segnala che le aggressioni a medici e infermieri campani sono in aumento. In  Campania si verificano ogni giorno almeno 40 aggressioni nei confronti di medici ovvero personale sanitario. Si va da episodi minori ma non meno odiosi come gli insulti di vario genere e le minacce, agli sputi fino a veri e propri pestaggi col danneggiamento delle strutture sanitarie. La morte di parenti, attese al pronto soccorso, ritardi nell’arrivo del 118 e aggressioni e rapine alle guardie mediche notturne le principali cause che scatenano la furia violenta degli aggressori. Proprio l’Ordine dei medici partenopeo ha censito i principali episodi che si sono verificati nel 2016 e nel 2017.

Dalla lista emerge come i più colpiti siano i pronto soccorso dei principali ospedali di Napoli e provincia. Gli ultimi deprecabili eclatanti episodi sono stati registrati il 17 marzo proprio al Loreto Mare dove un gruppetto di parenti di un paziente ha aggredito il personale lanciando medicinali e flebo sradicando letteralmente computer e stampanti dalle scrivanie e scaraventandoli a terra per protesta contro un’attesa troppo lunga della consulenza ortopedica a cui doveva essere sottoposto un degente in pronto soccorso a seguito di un incidente stradale di lieve entità e in codice verde (aggredita anche la guardia giurata di servizio) e il 16 febbraio scorso quando sempre al Loreto Mare un anziano, impaziente ad attendere il proprio turno nell’emergenza, ha iniziato a prendere a bastonate l'infermiere procurandogli un trauma cranico.
 
LE AGGRESSIONI NEGLI ULTIMI DUE ANNI: UN BOLLETTINO DI GUERRA

 
ANNO 2016

23 Gennaio - Medico aggredito al Pronto Soccorso Giugliano
31 Gennaio Loreto Mare - Aggrediti tre Infermieri e un Medico
1 Febbraio Aversa, Pronto Soccorso - Tre Operatori aggrediti
10 Febbraio, Loreto Mare - Medico aggredito
6 Marzo, San Giovanni Bosco - Aggrediti due Medici
25 Marzo San Giovanni Bosco - Medici aggrediti
27 Marzo Casoria. Guardia Medica - Medici rapinati
27 Marzo Ambulatori A Casoria - Aggrediti Medici
9 Aprile Cardarelli - Aggrediti tre Inferimieri
9 Aprile Loreto Mare - Aggredito Medico
11 Aprile Loreto Mare - Infermiere aggredito
13 Aprile, al Cardarelli - Aggressioni A Medici e Infermieri
21 Aprile, Poliambulatorio Asl Napoli1 S. Giovanni - Medico picchiato
6 Maggio 2016 San Paolo - Medico aggredito
17 Giugno - Medico aggredito Pronto Soccorso Pozzuoli
21 Giugno Loreto Mare - Medico aggredito Bagni Sfondati
 14 Luglio Cto - Aggressione a due Medici
1 Agosto, al Loreto Mare - Aggredito Medico ferito al volto
3 Agosto Medici - Aggrediti Moscati di Aversa
29 Agosto Loreto Mare - Infermiera aggredita
26 Settembre 2016 - Dottoressa aggredita a Nola
13 Ottobre 2016 alla Duschesca - Medico aggredito sull’ambulanza 118
27 Ottobre 2016 Cardarelli - Medico aggredito frattura setto nasale
16 Novembre, Cardarelli - Medici e Infermieri aggrediti
 
ANNO 2017

18 Gennaio Loreto Mare - Operatori 118 aggrediti
18 Gennaio Villa Dei Fiori Acerra - Dottoressa aggredita
21 Gennaio A Giugliano - Aggressioni e Medici e Infermieri
15 Febbraio, Loreto Mare - Aggressione a Medici e Infermieri
8 Marzo  Pronto Soccorso, Boscotrecase - Medici e Infermieri minacciati
17 Marzo, Loreto Mare - Medici e Infermieri aggrediti
20-21 Marzo 118 - Aggrediti Medici e Infermieri
29 Marzo, Loreto Mare - Aggressione Medici e Infermieri
20 Marzo, Ruggi - Minacce a Medici
 
Ettore Mautone

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