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Martedì 28 MARZO 2017
Autismo. La Asl di Vc potenzia l’impegno

La Asl Vc ha scelto di implementare i percorsi assistenziali per supportare i pazienti più fragili, sia in ospedale che sul territorio. L’obiettivo a breve termine è arricchire e completare i Nuclei DPS: (Disturbi Pervasivi dello Sviluppo) affinché, attraverso un lavoro in team, si strutturi un percorso di presa in carico completa di questi pazienti. 

Il 2 aprile è la giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo. Una occasione per accendere i riflettori su un tema che richiede sempre più attenzione. Ed è in questa cornice che l’Asl di Vercelli rinnova il suo impegno per questi pazienti, scegliendo di implementare i percorsi assistenziali per supportare i pazienti più fragili, sia in ospedale che sul territorio.

Sono circa cento i pazienti con autismo seguiti dalla struttura di neuropsichiatria infantile, diretta dal dott. Paolo Rasmini. “Dati, quelli legati al numero di casi, che negli ultimi anni sono notevolmente incrementati”, spiega la Asl.  

“I disturbi dello Spettro Autistico e le disabilità croniche, specie se accompagnata da forme di ritardo – ha sottolineato il dott. Rasmini - costituiscono una condizione di elevata fragilità che coinvolge l’ambito comunicativo, comportamentale e sociale oltre che quello strettamente sanitario”.

Secondo la Asl, “per venire incontro alle esigenze di questi pazienti è necessario costruire percorsi Diagnostico Terapeutico e Assistenziale strutturati. La sfida è quello di riuscire ad effettuare diagnosi sempre più tempestive, a cui seguono una serie di trattamenti multidisciplinari”.

L’obiettivo dell’Asl Vc a breve termine è quello di arricchire e completare i Nuclei DPS (Disturbi Pervasivi dello Sviluppo) affinché, attraverso un lavoro in team – che comprende Neuropsichiatri, Psicologi, Riabilitatori e Educatori – si strutturi un percorso di presa in carico completa di questi pazienti.  

“Già da tempo – evidenzia la Asl -  la neuropsichiatria infantile dell’Asl Vc dialoga con il territorio e con le scuole; sono stati istituti tavoli di collaborazione progettuale con le Associazioni delle Famiglie e del terzo settore impegnate nell’ambito dell’autismo e della disabilità; inoltre la NPI è parte attiva nel progetto Sportello Autismo dell’ufficio scolastico territoriale (UST) che punta ad assicurare l’intervento più idoneo. La logica è quella di una osservazione sempre più preventiva perché una diagnosi già nei primi tre anni di vita - può fare la differenza”. 

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