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Martedì 07 MARZO 2017
Medicina di genere. De Biasi: “In Parlamento una legge per il suo riconoscimento”

Il riferimento della presidente della Commissione Sanità del Senato è al ddl Lorenzin per la riforma delle sperimentazioni cliniche attualmente all'esame della Camera. Per la senatrice Dem "la medicina di genere non è la medicina delle donne o la medicina degli uomini, ma è piuttosto la medicina che ha rispetto della differenza che c'è tra donne e uomini dal punto di vista fisico e psichico". Scaccabarozzi (Farmindustria) annuncia corsi di formazione sui farmaci per le donne.

“Corsi di formazione e informazione sui farmaci, sull’appropriatezza terapeutica e sulla prevenzione destinati in primo luogo alle donne. Perché le donne sono protagoniste nelle decisioni sugli stili di vita, sulle cure e nell’assistenza ai più deboli nell’ambito della famiglia. Svolgono dunque il doppio ruolo di caregiver per la comunità familiare e di sussidiarietà rispetto al sistema assistenziale pubblico.” È quanto ha annunciato oggi Massimo Scaccabarozzi, Presidente di Farmindustria, nel corso del convegno “Chi l’ha detto che donne e uomini sono uguali?”, che si è svolto oggi a Roma.
 
Nell’industria farmaceutica le donne sono il 43% del totale e superano il 50% nella Ricerca, quasi tutte laureate e diplomate (90%). Spesso ricoprono ruoli di massima responsabilità. Basti pensare che 1 dirigente su 3 è donna. E la donna è al centro anche nella medicina di genere. Perché i due sessi nella malattia non si comportano sempre allo stesso modo. Così come accade per certi eventi patologici sia per la sintomatologia sia per il decorso, ad esempio nel caso dell’infarto.

Senza dimenticare che le donne dell’industria farmaceutica possono contare su misure di welfare – dal sostegno della maternità al people care, da servizi salva tempo a iniziative di flessibilità – proprio per bilanciare nella giusta misura le esigenze della professione con quelle personali e familiari.
 
"La medicina di genere non è la medicina delle donne o la medicina degli uomini, sia chiaro, ma è piuttosto è la medicina che ha rispetto della differenza che c'è tra donne e uomini dal punto di vista fisico e psichico. Si tratta di un approccio di genere, un metodo clinico che deve essere sviluppato ed innovato", ha precisato la presidente della commissione Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi (Pd), nel corso del suo intervento.
 
De Biasi ha ricordato, ritenendolo come un fatto "importante e clamoroso" che nel Disegno di legge sulla riorganizzazione della disciplina di nuove professioni sanitarie e riforma degli ordini e delle sperimentazioni cliniche licenziato dal Senato e ora in discussione alla Camera "nell'articolo che riguarda la ricerca viene inserito per la prima volta nel diritto italiano il concetto della medicina di genere". De Biasi ha infine sostenuto la necessità di un "monitoraggio e una attenta valutazione degli esiti " dei provvedimenti assunti.   

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