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Mercoledì 01 MARZO 2017
Farmacie. Contratto collaboratori. Federfarma dice no al tavolo proposto dalla Fofi
"La proposta Fofi di un tavolo “istruttorio” che prepari il terreno alla contrattazione sindacale, in aggiunta al tavolo negoziale con i sindacati confederali e quello eventuale di mediazione con il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, finirebbe soltanto per ingarbugliare la matassa. Così la presidente di Federfarma Racca ha risposto alla lettera inviata dal presidente della Fofi Mandelli.
Federfarma è "pienamente consapevole" delle difficoltà che il mancato rinnovo del contratto nazionale può comportare non solo per i farmacisti collaboratori ma per tutti i dipendenti di farmacia. Tuttavia, proprio in quanto sindacato dei titolari, la Federazione "non può ignorare l’incertezza normativa che grava sul nostro settore" e la richiesta dei suoi associati di procedere al rinnovo "con estrema cautela", cioè quando sarà più chiaro il nuovo contesto in cui le imprese dalla croce verde dovranno operare.
Questa, in sintesi, la replica con cui la presidente nazionale di Federfarma, Annarosa Racca, ha risposto ieri alla lettera inviatale lunedì dal presidente della Fofi, Andrea Mandelli, per sollecitare il rinnovo del Ccnl di categoria.
"Federfarma tiene nella massima considerazione il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro", è la risposta della presidente Racca, perché i dipendenti di farmacia "costituiscono un patrimonio prezioso" delle aziende che il sindacato titolari rappresenta. "Proprio per questo - continua la presidente Racca -sono la prima a rammaricarmi del protrarsi di questa carenza contrattuale, le cui cause però non dipendono in alcun modo da negligenze della Federazione o da difficoltà nell’approntare la piattaforma negoziale d‘avvio".
Il problema, ricorda ancora una volta Racca, rimane l’indeterminatezza dello scenario di breve periodo, all’interno del quale alcune incognite attendono ancora di essere sciolte. "E’ il caso del ddl concorrenza - sottolinea - che ricollocherà le farmacie in un contesto d’impresa totalmente nuovo, e della nuova Convenzione con il Ssn, senza la quale non ci sono certezze sulla sostenibilità economica della distribuzione del farmaco e dell’offerta di nuovi servizi".
Quanto infine alla proposta Fofi di un tavolo “istruttorio” che prepari il terreno alla contrattazione sindacale, Federfarma osserva che l’apertura di un altro tavolo, in aggiunta a quello negoziale con i sindacati confederali e quello eventuale di mediazione con il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, finirebbe soltanto per ingarbugliare la matassa.
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