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Giovedì 09 FEBBRAIO 2017
Medicine alternative. Ci si rivolgono quasi 13 milioni di italiani. Omeopatia al 1º posto
Nel 2000 erano poco più di 6 milioni. Dopo l’omeopatia le preferenze vanno alla fitoterapia, all’osteopatia e alla chiropratica. I dati Eurispes rilanciati oggi da Amiot.
Oltre un italiano su 5 (il 21,2% della popolazione) fa uso di medicinali non convenzionali (con un +6,7% rispetto al 2012) e l’omeopatia risulta essere la cura alternativa più diffusa. Quando si decide infatti di non affidarsi alla medicina tradizionale, ci si orienta prima di tutto all’omeopatia (76,1%), seguita dalla fitoterapia (con il 58,7%), l’osteopatia (44,8%), l’agopuntura (29,6%) e, infine, la chiropratica (20,4%).
I dati del Rapporto Italia 2017 di Eurispes - rilanciati oggi da AMIOT, l’Associazione Medica Italiana di Omotossicologia - sottolineano una crescita esponenziale che si allinea con i trend europei di diffusione delle Medicine Non Convenzionali.
L’aumento della fiducia nei confronti delle cure alternative è stato tale che se si fa un raffronto con i dati storici si scopre che in questi anni sono più che raddoppiati: oggi scelgono le medicine non convenzionali ben 12.861.000 di cittadini, mentre nel 2000 erano poco più di 6 milioni.
Il rapporto offre uno spaccato sui comportamenti, gli usi e le tendenze degli italiani nei confronti di un settore che, nonostante la crisi, continua a crescere ed essere utilizzato sempre di più da parte dagli italiani.
“Come rilevato dal rapporto Eurispes l’incremento del ricorso alle medicine non convenzionali è un dato assodato a livello nazionale grazie a una presa di responsabilità sempre più rilevante delle famiglie e degli individui sul proprio stato di salute, all'autodeterminazione della scelta terapeutica, ma soprattutto a modalità relazionali medico/paziente più sensibili alle esigenze del paziente”, ha commentato il Dr. Marco Del Prete, a nome dell’AMIOT.
“L’Italia, quindi – commenta ancora AMIOT - con questo dato rientra tra i Paesi Europei che hanno maggiormente sviluppato nella popolazione questa consapevolezza: secondo i dati del Consorzio UE CAMbrella, in Europa, non meno di 100 milioni di persone fanno regolarmente uso di prestazioni sanitarie di medicine non convenzionali a livello preventivo e curativo”.
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