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Lunedì 11 LUGLIO 2011
Manovra. Al Senato si vota il 21. Via libera definitivo entro il 5 agosto

Ritmi serratissimi per il decreto legge in materia di stabilizzazione finanziaria. Tra poco più di un’ora prenderanno il via le audizioni delle commissioni riunite Bilancio di Senato e Camera e Finanze. Entro domani sera gli emendamenti e mercoledì pomeriggio il voto. L’obiettivo è portare il testo in Aula il prossimo lunedì, per licenziarlo entro il 21 luglio e passarlo alla Camera. Probabile il voto di fiducia.

Confindustria e le banche chiedono l'approvazione immediata. Regioni, sindacati medici e industriali del farmaco e dei dispositivi medici chiedono profonde modifiche. Certo è che i tempi sono strettissimi. Secondo quanto previsto dal calendario dei lavori del Senato, dove è in corso l’esame sul decreto legge sulla manovra economica, il via libera dell'Assemblea di Palazzo Madama arriverà per il 21 luglio e il Governo ha già annunciato che porrà la questione di fiducia. A quel punto il testo passerà alla Camera, ma l’iter sarà altrettanto veloce. In questo modo sarà possibile approvare definitivamente la manovra entro la prima settimana di agosto.

Il Governo ha assicurato la disponibilità a introdurre variazioni, ma alla condizione che i salti non siano toccati. In totale si tratta di 68 milioni per raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2014, anche se 16,9 miliardi arriveranno dal disegno delega sul fisco e sull’assistenza sociale. Gli interventi saranno spalmati nel quadriennio 2011/2014, ma il grosso (60 miliardi) si concentrerà negli ultimi due anni e in particolare sul 2014 (40 miliardi).

Per gli emendamenti, comunque, occorrerà aspettare domani pomeriggio, a conclusione delle audizioni che da oggi pomeriggio a domani impegneranno le commissioni Bilancio di Senato e Camera riunite in seduta congiunta. I primi ad essere ascoltati saranno i rappresentanti di Confindustria, a seguire Rete Imprese Italia; mentre alle 18,30 sarà la volta dei sindacati: Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sinpa e a chiudere la giornata saranno i rappresentanti dell'Abi.
Domani si ricomincia alle 9.30 con la Banca d'Italia, che sarà seguita dall'Istat, dal Cnel e, infine, dalla Corte dei Conti, che alle 13.00 chiuderà il ciclo di audizioni. Mentre le Regioni sono ancora in attesa della convocazione da parte del Governo per un confronto sulla manovra.

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