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Venerdì 03 FEBBRAIO 2017
Responsabilità professionale. Alcuni aspetti forse perfettibili, ma va bene così



Gentile Direttore,
il veloce passaggio in Commissione Affari Sociali della Camera della proposta di legge sulla responsabilità professionale in campo sanitario, ora attesa dall'esame consultivo di altre Commissioni e quindi della discussione finale in aula a partire dal 13 febbraio, è stato un segnale importante: pur in una contingenza politica complessa e con prospettive incerte sulla durata della legislatura, ci avviciniamo alla definitiva approvazione di un provvedimento atteso da oltre un decennio.
 
In molte occasioni, anche su Quotidiano Sanità, ho espresso la soddisfazione per gli obiettivi e per l'impianto del provvedimento. Si interviene sulla gestione del rischio clinico, sulla natura della responsabilità del professionista, sulla conciliazione obbligatoria, sulle tutele assicurative, sul Fondo di garanzia per i danni derivanti da responsabilità sanitaria, sulle Linee guida elaborate dalle società scientifiche, sulla disciplina relativa ai consulenti dei tribunali.

Come é normale che sia, in un provvedimento ampio e complesso, frutto di ormai oltre tre anni di lavoro alla Camera e al Senato, ravvedo ancora degli aspetti a mio parere perfettibili. Resto per esempio dell'idea che possa creare confusione la coesistenza di una natura della responsabilità in capo alla struttura di tipo diversa da quella stabilita per il professionista. Si poteva fare di più rispetto al tema, rimasto in larga parte inevaso, dei medici il cui operato è oggetto di trattative extragiudiziali portate avanti, a volte a loro insaputa, dalle strutture di appartenenza.
 
Sui punti a mio dire migliorabili ho presentato alcuni emendamenti; ma nella consapevolezza di dover in primo luogo contribuire all'obiettivo principale - portare a compimento la legge - ho poi deciso di ritirarli. Mi auguro in ogni caso che possano esserci ulteriori strumenti normativi per intervenire successivamente.

È infine importante, dal mio punto di vista, sottolineare il clima generalmente positivo che ha accompagnato l'esame, per forza di cose lungo e complesso, del provvedimento. Ferme restando le diverse posizioni su più punti - ricordo in particolare le combattute sedute nell'aula della Camera nel gennaio 2016 - non ci sono stati atteggiamenti ostruzionistici o di chiusura a priori. Anche per questo ritengo che oggi possiamo dire di essere quasi giunti alla positiva conclusione del lungo iter.
 
Benedetto Fucci
Conservatori e Riformisti

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