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Lunedì 24 MAGGIO 2010
Il federalismo rischia di schiacciare il Centro

I presidenti delle Regioni dell’Italia centrale si sono confrontati a Perugia sulla necessità di avviare un progetto per “l’Italia di Mezzo”.

I presidente di Toscana, Marche e Umbria (Rossi, Spacca e Marini) e i presidenti delle Province di Pesaro e Urbino, Firenze, Perugia e Roma (Ricci, Barducci, Guasticchi e Zingaretti) si sono riuniti a Perugia lo scorso venerdì per gli “Stati Generali dell’Italia centrale”, un progetto che intende dimostrare che “non esiste solo in Nord e il Sud”, come ha osservato il presidente toscano Enrico Rossi, ma che vi sono anche le Regioni del Centro, risorsa e cerniera nel contesto nazionale. Come sottolineato dal presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi: “E’ necessario individuare misure idonee per tenere insieme il Paese” e contrastare un federalismo fiscale che, secondo la presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini, “rischia di schiacciare il Centro. Vogliamo attuare un confronto serio e concreto che vada oltre la politica e le sue divisioni. Il nostro modello di Governo e valoriale - ha affermato la presidente umbra - non deve soccombere con un modello di federalismo che prenda spunto magari da un sistema economico e sociale di altri territori. Ogni area ha una storia e una specificità. E di questo deve essere tenuto conto quando verrà istituito il federalismo”.
“Il Centro esiste, ma serve un progetto”, ha osservato il politologo Ilvo Diamanti, sottolineando il rischio di convinto che il problema sia “non ridursi a riserva indiana”. Per il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, è quindi necessario “fare alleanze forti e coraggiose in fatto di infrastrutture, sanità e viabilità”, ma anche aprire “un dibattito sul sistema universitario” e “valutare la realtà, patrimonio specifico di questa zona d'Italia, delle piccole e medie imprese, che guidano parte dell’export italiano. Il nostro primo obiettivo è quello di ribadire che oltre al Nord e al Sud esiste una specificità che è quella dell'Italia Centrale”.

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