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Lunedì 16 GENNAIO 2017
Chirurgia maxillo-facciale. Da stampanti 3D modelli simili a quelli commerciali

Le stampanti 3D sono in grado di realizzare modelli scheletrici più economici per la chirurgia maxillo-facciale in tutto simili a quelli commerciali, messi a punto con tecnologie innovative, anche se di qualità inferiore. Quella maxillo-facciale e ricostruttiva è una della chirurgie caratterizzata da un largo uso di tecnologie e tecniche costose.

(Reuters Health) – I modelli scheletrici maxillo-facciali possono essere riprodotti con normali stampanti 3D in alternativa ai prodotti commerciali di fascia alta. A dirlo è un recente studio statunitense pubblicato da JAMA Otolaryngoiatry Head & Neck Surgery.
 
I ricercatori hanno confrontato tre modelli scheletrici prodotti con strumenti in commercio e tre modelli realizzati con prodotti meno sofisticati. I modelli prodotti con tecnologia commerciale – una mandibola neonatale, una mandibola pediatrica e una mandibola di adulto – erano stati precedentemente utilizzati in chirurgia, mentre i modelli realizzati con stampanti 3D utilizzavano dati provenienti da sistemi d imaging tomografica. Sebbene i modelli riprodotti in 3D non fossero raffinati come quelli ottenuti con tecnologia di fascia alta, tuttavia presentavano un grado accettabile di precisione. I ricercatori fanno notare che nei modelli riprodotti con stampanti 3D la qualità era inferiore, ma i risparmi sui costi sono stati veramente notevoli. Basti pensare che il costo per un modello mandibolare in 3D si aggira intorno di 90 dollari, mentre il modello commerciale supera i 1.000 dollari.
 
Fonte: JAMA Otolaryngoiatry Head & Neck Surgery
 
David Douglas
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science) 

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