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Venerdì 13 GENNAIO 2017
Infermieri. La politica ci snobba
Gentile Direttore,
ancora una volta assistiamo al fatto che la politica snobba la professione infermieristica. Apprendiamo da un articolo pubblicato sulla testata da lei diretta che la Regione Toscana ha siglato un accordo per la somministrazione dei farmaci nelle scuole.
Ancora una volta, la politica toscana ha ritenuto di confrontarsi solo con la professione medica non considerando minimamente i rappresentanti della professione infermieristica.
E questa volta lo fa in uno dei campi propri dell'attività infermieristica.
L'assessore Saccardi, ancora una volta, non riconosce agli infermieri il loro ruolo professionale.
In questo caso, non c'è nemmeno bisogno di andare a scomodare le fantomatiche "competenze avanzate", visto che la corretta somministrazione dei farmaci è uno dei capisaldi della professione infermieristica sancito dal profilo professionale dell'infermiere.
Dovremmo stupirci di fronte a questa ulteriore dimostrazione di quanto la politica non tenga in considerazione il ruolo degli infermieri nel panorama sanitario. Dovremmo, ma in realtà non ci stupiamo, conoscendo la politica dell'assessore Saccardi nei nostri confronti.
Certo è che è paradossale la schizofrenia con la quale opera l'assessorato alla salute della regione toscana: pochi mesi fa, lo stesso assessorato ha nominato (benché obtorto collo...) degli "esperti" infermieri al tavolo ministeriale delle competenze professionali.
Tavolo tecnico che ha prodotto un documento che prevede la costituzione di "ambulatori scolastici a gestione infermieristica" per rilevare i bisogni di salute della popolazione scolastica.
La decisione dell'assessore Saccardi di non far partecipe la professione infermieristica in un tavolo su un accordo sulla somministrazione dei farmici nelle scuole, dimostra quanta "disattenzione" ci sia nella politica. Disattenzione che non fa bene alla salute dei cittadini.
Ancora una volta, attraverso accordi con i soli Medici, invece che "sfruttare" le competenze degli infermieri, si preferisce andare verso l'attribuzione di compiti sanitari a figure che sanitarie non sono (ieri alle badanti, oggi agli insegnanti…).
Ancora una volta si fa finta che oltre 25mila professionisti sanitari (tanti sono gli infermieri nella regione Toscana) non esistano.
Ancora una volta, l'assessore Saccardi, dimostra il disprezzo verso una figura professionale che invece sta tenendo alto il buon nome del Sistema Sanitario Regionale, nonostante gli sfaceli che sta producendo la riforma sanitaria toscana.
Siamo pronti a stupirci, veramente, nell'apprendere che questa è stata una svista dell'assessore e che di qui a poco si convochino anche le rappresentanze professionali degli infermieri per condividere il percorso.
Siamo pronti a stupirci, veramente, nell'apprendere che finalmente, l'assessorato alla salute della Regione Toscana, intraprenderà la strada dell'implementazione del sistema sanitario regionale con l'istituzione dell'infermiere di comunità, vera risposta anche alla problematica della somministrazione dei farmici nelle scuole.
E ci stupiremo ancor di più, se l'assessore Saccardi capisse che è l'ora di intraprendere anche il percorso per la creazione dell'infermiere di famiglia.
Gli infermieri, gentile assessore Saccardi, hanno molto da dare al sistema salute. E' veramente sconsolante che Lei ad oggi non l'abbia ancora capito.
Daniele Carbocci
Direzione nazionale NurSind
Segretario Territoriale NurSind Psa
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