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Martedì 10 GENNAIO 2017
L’Oncologia del S. Croce premiata al Congresso nazionale dell’intergruppo melanoma italiano

Marcella Occelli, medico oncologo presso l’Oncologia del S.Croce e Carle di Cuneo, ha conseguito il secondo premio Miglior Poster per la sua comunicazione sul progetto di screening del melanoma maligno condotto a Cuneo. Per il direttore del reparto, Mario Merlano: “Il riconoscimento conferma la nostra vocazione per la ricerca”.

Marcella Occelli, medico oncologo presso l’Oncologia del S.Croce e Carle di Cuneo, ha conseguito il secondo premio miglior poster al congresso nazionale dell’Intergruppo melanoma italiano (IMI) a Ragusa per la sua comunicazione sul progetto di screening del melanoma maligno condotto a Cuneo. Ad annunciarlo l’azienda in una nota.

L’IMI è una società scientifica che raccoglie tutti i maggiori Centri italiani coinvolti nella terapia e nella ricerca clinica e translazionale sul melanoma. Il progetto, finanziato per il 75% dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e per il 25% dalla Lega Tumori, sezione di Cuneo, è stato avviato all’inizio del 2014 e concluso a fine 2016.

Spiega Marco Merlano, direttore dell’Oncologia del S. Croce e Carle: “Lo studio si articola su due punti fondamentali: analizza quanto sia attendibile lo screening clinico per l’identificazione di melanomi maligni; studia la correlazione fra il melanoma precoce e il livello di particolari piccoli frammenti di RNA (miR) circolanti nel sangue, con la speranza di identificare un test di laboratorio altamente sensibile e predittivo”.

A Ragusa è stata portata la prima parte dello studio, che riguarda la precisione dello screening clinico. Su 700 casi considerati sospetti, sono stati individuati 100 melanomi maligni.

La comunicazione della dr.ssa Occelli è risultata fra le due migliori presentate al congresso e come tale premiata con una piccola somma che messa a disposizione del laboratorio dell’Oncologia.

Il progetto, “che conferma la vocazione per la ricerca clinica dell’azienda e in particolare dell’Oncologia”, è stato realizzato con i contributi economici ricevuti, la collaborazione di tutti i medici e i biologi che operano in oncologia, nonché con il supporto della dermatologia, della chirurgia plastica e dell’anatomia patologica dell’azienda.

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