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Mercoledì 21 DICEMBRE 2016
Forlanini. Regione smentisce vendita ai privati: “Fissato il prezzo, ma il bene resta pubblico”
La replica al consiglierei di FdI, Fabrizio Santoni, che accusava la Giunta di volere vendere “al miglior offerente” la storica struttura ospedaliera romana, valutata dal Demanio intorno ai 70 milioni di euro. “Resta assolutamente in piedi e va avanti il progetto che prevede la realizzazione della Cittadella della Pubblica amministrazione e dei servizi per il cittadino”, assicura la Regione.
“Con la deliberazione n. 766 del 13 dicembre la Giunta regionale ha dato seguito al progetto di valorizzazione dell’ex Ospedale Carlo Forlanini che è prioritario per questa amministrazione dopo anni di abbandono. L’atto è stato un passaggio necessario per poter fissare il prezzo del compendio, stimato in 70 milioni di euro dall’Agenzia del Demanio, e poter procedere quindi, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, all’individuazione di un interlocutore interessato che sarà comunque un’istituzione pubblica. Resta assolutamente in piedi e va avanti – prosegue la Regione - con questa delibera il progetto che prevede la realizzazione della Cittadella della Pubblica amministrazione e dei servizi per il cittadino con la conseguente riqualificazione e fruibilità dell’intera area e con evidenti benefici per la collettività”. È quanto afferma la Regione Lazio in una nota di replica al consigliere Fabrizio Santori (FdI).
Santori accusava la Regione di volere vendere ill complesso immobiliare ex ospedale Carlo Forlanini, mettendo in atto la “ennesima presa in giro verso i cittadini che dopo aver convissuto con il degrado di una struttura storica di Roma, e dopo la promessa di una cittadella della Pubblica amministrazione da parte di Zingaretti, ora vedono questo antico gioiello ceduto a soli 70 milioni di euro al miglior offerente dopo che è stato fatto marcire volutamente in questi anni”. “Peraltro – prosegue il consigliere sulla sua pagina Facebook - le operazioni di vendita descritte nella delibera hanno il sapore dell’imbroglio ai danni dei cittadini. Un modo come un altro per svendere un patrimonio di pregio e fare cassa dopo che per mesi l'ex nosocomio è stato volutamente lasciato nel totale abbandono degli spazi esterni e interni ormai divenuti rifugio per immigrati, prostitute, senza tetto, balordi e spacciatori tra immondizia, pavimenti allagati, guano di piccioni e vetri rotti”.
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