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Martedì 20 DICEMBRE 2016
Normativa anticorruzione e trasparenza. Viale: “Affrontarla in modo proattivo, lontano da una visione meramente burocratica”
Presentato il Rapporto preliminare sull’applicazione nella sanità regionale. Tra le criticità, emerso “l’isolamento” dei responsabili per la prevenzione della corruzione e trasparenza. L'assessorato lavorera a delle Linee Guida per l’applicazione “omogenea e coerente” della normativa in tutta la Regione. “Non saranno indicazioni operative calate dall’alto”, assicura Viale.
“Tutto ciò che ruota attorno alla sanità è giustamente sottoposto a verifiche e controlli. La cultura della trasparenza, secondo anche le norme indicate dall’anti-corruzione, deve fare parte del patrimonio dell’agire di chi lavora e opera in sanità anche per recuperare il patto sociale tra istituzioni e cittadini che sta alla base della convivenza civile”. Lo ha dichiarato la vicepresidente e assessore regionale alla Salute Sonia Viale aprendo la conferenza stampa di presentazione del Rapporto preliminare sull’applicazione della normativa anticorruzione e trasparenza della Regione Liguria in materia di sanità.
Il Rapporto, di circa 100 pagine, è frutto del lavoro condiviso, in una serie di incontri periodici, tra i componenti del gruppo di lavoro che ha visto impegnati da maggio - in occasione del primo workshop su trasparenza e legalità - a dicembre, A.Li.Sa, tutte le aziende sanitarie e ospedaliere liguri, i direttori e i responsabili per la prevenzione della corruzione della Asl, sotto la regia dell’assessorato regionale alla Salute.
“Obiettivo del gruppo di lavoro - ha spiegato la vicepresidente Viale - è stato il confronto delle modalità e delle buone pratiche attuate sul territorio”. Tra le aree di lavoro selezionate: le metodologie per la mappatura dei processi, la farmaceutica, i dispositivi, le tecnologie, le strutture private accreditate, le attività libero-professionali, la rotazione degli incarichi, la gestione dei contratti pubblici, i conflitti di interesse e le sperimentazioni cliniche, le attività post decesso ospedaliero, l’incompatibilità di incarichi e il raggiungimento di una modulistica standard e omogenea sul territorio ligure.
“Essenziale - ha spiegato la vicepresidente Viale - è stato il confronto tra le aziende sanitarie sulla normativa per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza per arrivare a un modello omogeneo regionale”. Tra le proposte emerse nel lavoro del gruppo e inserite nel Rapporto, la valorizzazione del responsabile per la prevenzione della corruzione e trasparenza attraverso la diffusione di valori e della cultura dell’integrità.
“L’impegno comune - ha concluso la vicepresidente Viale - è tenere alto il livello di attenzione, coinvolgere tutti i soggetti sul tema e affrontarlo in modo proattivo, lontano da una visione meramente burocratica attraverso la semplificazione delle procedure, risolvere le eventuali criticità di applicazione delle norme”.
“Le osservazioni e le raccomandazioni espresse dal Gruppo di Lavoro in questo Rapporto preliminare – ha annuncia quindi Viale - saranno la base su cui l’Assessorato definirà le proprie Linee Guida per l’applicazione omogenea e coerente della normativa anticorruzione nel nostro territorio: una costruzione dalla base, quindi, non indicazioni operative calate dall’alto”.
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