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Lunedì 05 DICEMBRE 2016
Referendum Costituzionale. De Luca: “Si annuncia una fase difficile per l’Italia”

Per il presidente della Regione Campania la sconfitta del Governo è, come ogni voto, “una lezione da comprendere, e su cui riflettere”. Ma l’“esigenza di modernizzazione e semplificazione delle istituzioni, l’esigenza di superamento della palude burocratica che ferma e paralizza ogni slancio vitale, rimane in tutta la sua portata”.

“Gli elettori hanno respinto in modo netto la proposta referendaria. Ogni votazione è una lezione da comprendere, e su cui riflettere. A maggior ragione in questo caso, di fronte ad un risultato perentorio e generalizzato. Oggi, dunque, è il tempo dell’umiltà e della responsabilità, in una fase che si annuncia difficile per l’Italia”. Ad affermarlo, in una nota, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, secondo il quale “va dato atto, intanto, a Matteo Renzi di aver compiuto un gesto di grande dignità e coerenza, assumendosi tutte le responsabilità e rimettendo il suo mandato”.

Quanto al risultato alle urne, per De Luca, “un voto così uniforme e forte, non può non contenere motivazioni generali e anche fra loro contraddittorie. Il contenuto della riforma costituzionale ha suscitato certo, dibattito, ma è rimasto, a me pare, abbastanza sullo sfondo. Si è partiti con una sovrapposizione sui temi referendari di spinte tutte politiche rivolte contro il governo, la sua azione, oltre che contro il Presidente del Consiglio. Questo andamento non si è modificato nel corso di questi mesi. I risultati dell’azione di governo, nel campo sociale, dei diritti civili sono stati azzerati da punti di criticità emersi, che in questa fase hanno creato un clima di diffusa ostilità. Abbiamo riscontrato delusione e opposizione nel mondo della scuola, in relazione alla riforma delle Province, al nuovo codice degli appalti. E’ apparsa unilaterale e non chiara la riforma della Pubblica amministrazione. La questione dell’immigrazione e il problema della sicurezza urbana hanno pesato fortemente. E nel Sud, è emerso un malessere sociale, cui si dovrà rispondere con un vero e proprio piano per il lavoro a breve. Infine, ha pesato l’argomento della “difesa della Costituzione”, del tutto forzato, ma rimasto comunque sullo sfondo sempre”.

Per il presidente della Campania “vanno ringraziati quanti (il 40 per cento degli elettori) hanno sostenuto il referendum, battendosi, in modo limpido, al di là degli orientamenti politici, per dare una spinta al rinnovamento del Paese. Questa esigenza di modernizzazione e semplificazione delle istituzioni, l’esigenza di superamento della palude burocratica che ferma e paralizza ogni slancio vitale, rimane in tutta la sua portata, soprattutto in relazione al mondo delle imprese”.

“Come si vede – conclude De Luca -, non ci sono risposte semplici o consolatorie rispetto ai grandi problemi che ci sono davanti. Occorre lucidità e freddezza. Occorre ricercare le strade per consolidare l’unità del Paese, superando logiche di provincialismo, e guardando sempre al contesto internazionale, nel cui ambito occorre non perdere credibilità. Siamo certi che la saggezza e l’equilibrio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aiuteranno l’Italia ad affrontare e superare i grandi problemi e le incertezze, che questa fase politica pone davanti al Paese”.

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