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04 DICEMBRE 2016
Taranto: incertezza sui finanziamenti per il ripristino ambientale
Sospesi i 50 milioni previsti dalla legge di stabilità, mentre il miliardo e trecento milioni congelati dal patteggiamento della famiglia Riva sembra destinato interamente all’area industriale. Ma la città si conferma capitale della ricerca medica in tema d’ambiente.
Taranto è una città che convive ormai da anni con un’emergenza ambientale senza precedenti, legata soprattutto allo stabilimento siderurgico dell’Ilva. Le responsabilità dell’azienda, e della famiglia Riva che ne deteneva la proprietà, sono state ormai accertate, almeno in parte, tanto da convincere i Riva ad accettare un patteggiamento che si è concretizzato nel congelamento in Svizzera di un miliardo e trecento milioni. Una cifra imponente, che però sembra destinata interamente all’area industriale, per poter giungere alla sua vendita.
Per il risanamento ambientale della città erano invece previsti nella legge di stabilità 50 milioni, che ora sono però stati sospesi, in attesa di acquisire ulteriori dati. Gli studi coordinati per la Regione Puglia dal dirigente del Dipartimento d Epidemiologia della Regione Lazio Francesco Forastiere, il primo dei quali pubblicato nel 2012 e il secondo nello scorso mese di ottobre, mostrano come nell’area tarantina si registri una speranza di vita ridotta di cinque anni rispetto alle medie nazionali, essenzialmente riconducibile a malattie correlate all’inquinamento. Il prossimo 7 dicembre verranno invece i resi noti al ministero della Salute i dati di uno studio sul tema coordinato dall’Iss, che probabilmente saranno decisivi per la decisione sullo stanziamento dei 50 milioni.
Intanto oggi l’Omceo di Taranto, confermando l’attenzione della professione medica della città sui temi ambientali, ha consegnato le borse di studio a due giovani laureate, Maria Crocifissa Cifra è Valentina Quarta, che hanno prodotto studi sul tema. Le borse di studio sono state dedicate alla memoria di Alberto Airò, medico tarantino precocemente scomparso e primo animatore dell’associazione Medici per l’ambiente in Puglia.
E.A.
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