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Martedì 29 NOVEMBRE 2016
Plasma e plasmaderivati. Liumbruno (Cns): “Verso l’autosufficienza con approvazione primo Programma nazionale”
La sua approvazione da parte della Conferenza Stato Regioni segna una tappa importante per l’evoluzione dell’intera Rete. La raccolta di plasma entra a pieno titolo nei livelli essenziali di assistenza sanitaria. Si tratta di un Programma complesso, che non si limita a delineare le strategie per il semplice incremento della raccolta di plasma ma che persegue anche l’appropriatezza e l’uso razionale dei medicinali plasmaderivati.
L’approvazione del primo Programma Nazionale Plasma e Medicinali Plasmaderivati da parte della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano segna una tappa importante per l’evoluzione dell’intera Rete. L’obiettivo è importante ed è l’autosufficienza nazionale del plasma e dei medicinali plasmaderivati come da anni è stata raggiunta, invece, per gli emocomponenti ad uso trasfusionale.
I medicinali plasmaderivati sono specialità farmaceutiche che rivestono un ruolo chiave, e talora non sostituibile, nel trattamento di molte condizioni cliniche acute e croniche (immunodeficienze congenite, malattie neurologiche, emofilia e altri disordini congeniti della coagulazione, cirrosi e sue complicanze, ecc). A livello internazionale si assiste ad un incremento del loro utilizzo, motivato principalmente dall’invecchiamento della popolazione, dall’identificazione di nuove indicazioni terapeutiche e dall’aumento delle diagnosi e dei nuovi bisogni espressi da Paesi con economie emergenti.
Attraverso questo programma, che prevede la promozione dello sviluppo presso le strutture trasfusionali della raccolta di plasma da utilizzare per la produzione industriale dei medicinali plasmaderivati, la raccolta di plasma entra a pieno titolo nei livelli essenziali di assistenza sanitaria. Si tratta di un Programma complesso, che non si limita a delineare le strategie per il semplice incremento della raccolta di plasma ma che persegue anche l’appropriatezza e l’uso razionale dei medicinali plasmaderivati.
Questo programma, inoltre, è stato costruito con un approccio che non è solo tecnico ma che include nel suo disegno anche aspetti di equità nell’accesso alle cure e guarda al corretto utilizzo delle risorse e della loro distribuzione.
In particolare, per ciascuna Regione e Provincia autonoma, nel Programma, sono stati assegnati obiettivi di incremento della raccolta di plasma da inviare al frazionamento industriale al fine di ridurne il disomogeneo contributo all’autosufficienza nazionale, anche attraverso la maggiore efficienza delle procedure di raccolta (plasmaferesi produttiva).
Per quanto riguarda, invece, il governo dell’appropriatezza clinica che completa il quadro di una corretta gestione, il documento prevede interventi finalizzati al governo dell’appropriatezza dell’utilizzo clinico dei principali medicinali plasmaderivati, con particolare riferimento ad albumina e antitrombina.
L’approvazione di questo Programma è senz’altro un passo in avanti per l’intero sistema che riguarda il sangue e i plasmaderivati: mira nel complesso a garantire una gestione etica, razionale ed efficiente della risorsa plasma e dei medicinali plasmaderivati prodotti a partire da plasma nazionale.
Una risorsa frutto delle donazioni volontarie, periodiche, responsabili, anonime e gratuite del sangue e dei suoi componenti di cui sono protagonisti oltre 1 milione e 700 mila donatori aderenti alle Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue presenti nel Paese. Anche al senso di solidarietà di questi cittadini che contribuiscono all’evoluzione dell’efficienza della rete con la loro generosità va il nostro grazie.
Giancarlo Liumbruno
Direttore del Centro nazionale sangue
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