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Giovedì 17 NOVEMBRE 2016
Giunta approva il manuale per strutture socio assistenziali ed educative
In 60 pagine si definiscono i requisiti strutturali, organizzativi e funzionali minimi che bisogna possedere per ricevere l’autorizzazione al funzionamento.
La Giunta regionale della Basilicata, su proposta dell’assessore alle Politiche della persona, Flavia Franconi, ha approvato il “Manuale per l’autorizzazione dei servizi e delle strutture pubbliche e private che svolgono attività socio-assistenziali e socio – educative”. A darne notizia una nota della Regione.
In circa 60 pagine si definiscono i requisiti strutturali, organizzativi e funzionali minimi che le strutture ed i servizi sociali, socio-educativi e socio-assistenziali devono possedere per essere autorizzati al funzionamento.
“Il manuale, in particolare – spiega la nota -, è rivolto alle strutture a gestione pubblica e a gestione privata che, indipendentemente dalla denominazione dichiarata, siano rivolti a: minori per interventi socio-educativi e socio-assistenziali, nonché integrativi o sostitutivi della famiglia; anziani, per interventi socio-assistenziali finalizzati al mantenimento del al recupero delle residue capacità di autonomia della persona e al sostegno della famiglia; disabili, per interventi finalizzati al mantenimento e al recupero dell’autonomia della persona, al sostegno della famiglia, all’integrazione scolastica, sociale e lavorativa; persone con problemi che necessitano di assistenza continua e che risultano prive del necessario supporto familiare o per le quali la permanenza nel nucleo familiare sia temporaneamente o definitivamente impossibile o contrastante con il progetto individuale; adulti con problemi sociali per i quali la permanenza nel nucleo familiare sia temporaneamente o permanentemente impossibile o contrastante con il progetto individuale; adulti e nuclei familiari, che si trovino in specifiche situazioni di difficoltà economica, connesse a forme di povertà, anche temporanee, difficoltà abitative, anche per provvedimenti privativi o limitativi della libertà personale attraverso regimi detentivi; cittadini stranieri immigrati e loro nuclei familiari”.
La Regione precisa quindi che il manuale “è stato già oggetto di confronto e condivisione, in numerosi incontri, con le organizzazioni sindacali territoriali regionali maggiormente rappresentative nonché con le associazioni datoriali del terzo settore”.
Il manuale è stato ora trasmesso al Consiglio regionale per l’acquisizione del parere della competente commissione consiliare.
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