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Lunedì 14 NOVEMBRE 2016
Troise (Anaao): “Gli italiani bocciano l’establishment ma promuovono i medici”
Così il segretario nazionale del sindacato della dirigenza medica, Costantino Troise, ha commentato i dati contenuti nel libro “Con rabbia e speranza" di Enzo Risso, Direttore scientifico della società di sondaggi SWG. "È significativo che gli italiani bocciano tutta la classe dirigente, anche non appartenente alla politica, per promuovere solo i medici".
Il libro “Con rabbia e speranza" di Enzo Risso, Direttore scientifico della società di sondaggi SWG, segnala una frattura, non inattesa, tra i cittadini italiani e la loro classe dirigente, intesa non solo come classe politica, il famoso establishment, ma anche come società civile di arti, mestieri e professioni. "Un dato significativo – sottolinea il Segretario Nazionale Anaao Assomed Costantino Troise - è il fatto che gli italiani bocciano tutta la classe dirigente, anche non appartenente alla politica, per promuovere solo i medici, che raggiungono almeno un voto di sufficienza".
"Questo dato nasce, a nostro giudizio, non da un abbaglio o da un miracolo, ma dalla fatica di garantire, sempre e comunque, la esigibilità di un diritto fondamentale con risorse sempre più scarse. Un dato che il Governo vuole ignorare se, pur proclamandosi alfiere del cambiamento, mostra una insopportabile coazione a ripetere i pregiudizi dei predecessori, continuando a considerare la sanità solo un costo ed i medici un banale fattore produttivo. Nella gerarchia delle priorità, gli italiani assegnano alla tutela della salute un posto ben diverso dall’agenda della politica ed hanno dei medici, cui si rivolgono in fasi delicate della loro vita per affidare se stessi ed i propri cari alle loro conoscenze e competenze, un’opinione che, nella grande maggioranza dei casi, si nutre di stima e rispetto. Sono gli stessi medici il cui lavoro viene saldato in ogni legge di bilancio al massimo ribasso ed il cui ruolo negato fino a cancellarne le peculiarità", spiega ancora Troise.
"I cittadini danno lezione alla politica e trasmettono un’idea di paese che riconosce i saperi ed apprezza lo sforzo di chi tiene in piedi un servizio sanitario pubblico e nazionale, solidaristico, con la abnegazione e la responsabilità di mettere la faccia davanti al crescente disagio che altri causano", conclude il segretario nazionale Anaao.
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