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Giovedì 03 NOVEMBRE 2016
Arbitrato flop. Ex Dg San Camillo condannato a risarcimento di 55 mila euro

Per i giudici contabili risulta “essere stato unico dominus nella propulsione di un inutile procedimento arbitrale (tra il San Camillo e la ditta di appalto della termogestione “Cofely”  Tutto ciò ­ ha fatto sì che l’Azienda “San Camillo Forlanini” pagasse giustificatamente, a seguito dell’emanazione del lodo arbitrale richiesto, somme per 88 mila euro. IL PROVVEDIMENTO

Condannato dalla Corte dei conti al risarcimento di 55 mila euro l’ex Dg del San Camillo Aldo Morrone. Per i giudici contabili risulta “essere stato unico dominus nella propulsione di un inutile procedimento arbitrale  tra il San Camillo e la ditta di appalto della termogestione “Cofely”  S.p.a.,  tendente  al riconoscimento dell’attribuzione in  suo favore dell’aliquota dell’IVA nella misura ordinaria (20%), anziché nella misura agevolata (10% (secondo l’avvocatura  interna  dell’Azienda,  verosimilmente  anche  allo  scopo  di assicurare all’Azienda i servizi di un ben determinato consulente, nella veste di componente del Collegio arbitrale)”.

Tutto ciò ­ ha fatto sì che l’Azienda “San Camillo Forlanini” pagasse ngiustificatamente, a seguito dell’emanazione del lodo arbitrale richiesto, somme per € 88.176,00 (compenso degli arbitri e del segretario del Collegio arbitrale)".
 
“Al Morrone – si legge - , pertanto, non è da ascrivere solo una responsabilità derivante dalla qualifica apicale nella ASL, ma la più pregnante responsabilità derivante dall’aver esercitato le proprie prerogative consapevolmente disattendendo il parere tecnico scritto (secondo l’interveniente ASL anche più volte espresso in occasione di appositi tavoli di lavoro).

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