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Giovedì 27 OTTOBRE 2016
Contratto PA. Battaglia Confsal-Unsa e Fials: “No alle mance. Il 9 novembre in piazza a Roma”

I Segretari Generali della Federazione Confsal-Unsa e Fials annunciano un sit-in di protesta per dei "dignitosi aumenti contrattuali" del pubblico impiego, avvertendo che la proposta del Governo prevederebbe una "miserevole mancia", a partire dal 2018, pari mediamente a 18 euro lordi mensili, dopo 7 anni e una sentenza della Corte Costituzionale

"I lavoratori delle Funzioni Centrali e della Sanità e si ritroveranno il 9 novembre in piazza Montecitorio a Roma - annunciano Massimo Battaglia e Giuseppe Carbone, Segretari Generali rispettivamente della Federazione Confsal-Unsa e Fials - per un sit-in di protesta a sostegno di dignitosi aumenti contrattuali del pubblico impiego e contro ogni contraria iniziativa del governo che nel disegno di legge di bilancio 2017 ha disposto di far confluire, in un unico calderone, una media di 1,6 miliardi di euro, a valere dall’anno 2018, per finanziare sia le risorse economiche per i rinnovi dei contratti dei dipendenti pubblici, sia per le assunzioni dei soli dipendenti statali e per le forze di polizia".

Una proposta del Governo, dichiarano i Segretari Generali delle due Federazioni, che se non neutralizzata e bloccata immediatamente, determinerebbe, di fatto, una  miserevole mancia di aumento economico, a partire dall’anno 2018, pari mediamente a 18 euro lordi mensili.
"Dopo 7 anni e dopo una sentenza della Corte Costituzionale - proseguono Battaglia e Carbone - è arrivato il momento che il governo dica la verità su quale pubblica amministrazione vuole e se intende ancora umiliare le buste paga dei lavoratori che sono arrivati purtroppo ad uno stato di bisogno, in cui i bilanci familiari non arrivano ad assicurare il necessario".

"Chiediamo a Renzi e a Madia - concludono i due Segretari Generali - di mettere a disposizione le giuste risorse per un contratto dignitoso e chiediamo a tutte le forze parlamentari di condividere con noi, partecipando anche alla nostra manifestazione in piazza il 9 novembre, la visione di un lavoro pubblico che torni ad essere una risorsa per il paese e non un costo".
 
Lorenzo Proia

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