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Mercoledì 26 OTTOBRE 2016
Parafarmacie. Mnlf a Fregolent (Pd): “La liberalizzazione della fascia C non è un errore”
Il commento dopo l’intervista della deputata Pd Silvia Fregolent. "Le parafarmacie esistono anche negli altri Paesi Europei, l'unica differenza, meritevole, è che in Italia si è guardato con maggiore attenzione alla tutela della salute dei cittadini prevedendo l'obbligo della presenza di un farmacista".
Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti e la Confederazione Unitaria delle Libere Parafarmacie Italiane pur “valutando positivamente l'interesse per la tematica della deputata del Pd Silvia Fregolent, non possono esimersi dal rilevare alcune evidenti incongruenze ed errori di valutazione nel ragionamento esposto. In primis è bene che la deputata ripassi il significato della sentenza della Corte Costituzionale, la quale non ha assolutamente vietato, perché non lo poteva fare, la vendita dei farmaci di fascia C al di fuori della farmacia, ma si è espressa su una "improvvida" richiesta d'incostituzionalità della norma che ne affida il monopolio alle farmacie. Solo su questo, e non su altro la Consulta si è espressa, nulla vieterebbe al Parlamento di modificare la norma quando e come vuole”.
“Definire "errore" la liberalizzazione dei farmaci d'automedicazione - continua la nota - e la conseguente nascita delle parafarmacie, insistendo sul concetto di "anomalia italiana" caro ai conservatori di entrambe le sponde parlamentari, significa insistere su un falso clamoroso: le parafarmacie esistono anche negli altri Paesi Europei, l'unica differenza, meritevole, è che in Italia si è guardato con maggiore attenzione alla tutela della salute dei cittadini prevedendo l'obbligo della presenza di un farmacista. Questa sì è "l'anomalia" virtuosa che sia ieri che oggi diversi esponenti politici vicini all'associazione dei titolari di farmacia vorrebbero eliminare con l'intento di cancellare la presenza delle parafarmacie indipendenti dal mercato e creando, al contempo, i drugstore del "fai da te" farmaceutico”.
“Quello che però rattrista – specifica il Mnlf - è le parole in libertà sui concorsi, perché bisogna spiegare bene conoscendo il passato come sia possibile modificare un iter già avviato, sapendo, molto bene che il concorso straordinario fu istituito, grazie ad un blitz notturno, proprio per evitare la liberalizzazione dei farmaci di fascia C. Un blitz di stampo smaccatamente corporativo. Se la deputata Silvia Fregolent era ed è a favore del libero esercizio della professione perché non si è battuta da relatrice del Ddl concorrenza alla Camera? L'input lo aveva ricevuto dall'Antitrust, non dai titolari di parafarmacia e l'autorevolezza del ruolo lo permetteva”.
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