quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Venerdì 30 SETTEMBRE 2016
Intramoenia. Non c’è trasparenza. Ecco perché va abolita
Gentile Direttore,
vorrei rispondere al Dr Palermo riguardo le liste di attesa. L'Italia non è un paese che brilla per trasparenza. La classe medica non è diversa dal resto della popolazione. In un paese dove la "furbizia" è considerata virtù invece di un difetto non c'è da meravigliarsi che alcuni pazienti finiscano per aspettare più di altri.
L'intramoenia andrebbe completamente eliminata. Se un medico si ritiene competente, esperto e sottopagato (ce ne sono tanti) dovrebbe semplicemente dimettersi dal SSN ed esercitare la libera professione come meglio crede, dove e quando vuole. In sostanza dovrebbe lavorare come un chirurgo cosmetico. Molti medici sanno che facendo una tale scelta finirebbero con stare con le mani in mano la maggior parte del tempo. È troppo comodo come si fa oggi in molti ospedali imparare (spesso con metodi sbagliati, causando morti e feriti) sui malati "pubblici" e poi incassare sui pazienti privati. Il conflitto di interessi è abissale e in un paese a forte tendenza corruttiva come il nostro le ingiustizie sono sotto gli occhi di tutti.
È mai possibile che in uno stesso ospedale (OORR Bergamo) un intervento di colecistectomia in libera professione fosse pagato come 30 (Trenta!) trapianti di fegato? È questo il modello che il Dr Palermo vuole difendere?
La soluzione? Possibile ma indigesta per sindacalisti e direttori di scuole dí specializzazione.
Insegnare veramente il lavoro durante gli anni di specialità in modo da rendere lo specialista veramente autonomo una volta finito il training (48 ore a settimana non bastano). Eliminare pertanto le varie figure di primario, aiuto anziano etc. In una unità operativa dove tutti i medici sono in grado di effettuare gli interventi, anche quelli abbastanza complessi, le liste si ridurrebbero parecchio (a patto di avere sale operatorie ed amministrazione efficienti).
Retribuire i medici "pubblici"in base al livello di difficoltà e risultati delle prestazioni svolte. Insomma eliminare lo stipendio tabellare uguale per tutti.
Una rivoluzione che non sarebbe successa nella mia vita professionale ed è per questo che ho lasciato il paese diversi anni fa.
Nessun paese ha una formula perfetta, ma in genere i paesi a più basso livello di corruzione fanno meglio (darei un occhiata ai paesi scandinavi o alla vicina svizzera).
Gregorio Maldini
Medico chirurgo, Honolulu (Usa)
© RIPRODUZIONE RISERVATA