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Lunedì 26 SETTEMBRE 2016
Parma. Inaugurato il Centro di prevenzione cardiovascolare. E Venturi annuncia: “Più risorse per la prevenzione”

La nuova struttura è nata grazie a un accordo di Ausl, Azienda Ospedaliero-Universitaria, Fondazione Don Gnocchi e Università. Venturi: “Il futuro della salute delle persone e dunque della sanità sta nella prevenzione delle malattie. Per questo entro la fine di questa legislatura vogliamo aumentare le risorse dedicate alla prevenzione”.

Inaugurato il Centro territoriale di prevenzione cardiovascolare primaria e secondaria della Fondazione Don Gnocchi nella Casa della Salute Parma centro, nato grazie ad un accordo tra le due Aziende sanitarie di Parma (AUSL e Azienda Ospedaliero-Universitaria), Università, Fondazione Don Gnocchi e realizzato anche con il contributo di Fondazione Cariparma.

Duplice l’obiettivo del Centro: “La prevenzione primaria e secondaria della malattia cardiovascolare e la promozione delle attività didattico-scientifiche, in quanto il Centro ospita tirocini di laurea e di specializzazione nei corsi di Malattie dell’apparato cardiovascolare dell’Ateneo cittadino”, spiega una nota della Ausl. “Il Centro – riferisce ancora la nota - è il primo in provincia di Parma specificatamente deputato alla prevenzione cardiovascolare primaria e secondaria. L’attuale rete cardiologica, infatti, ha strutture di degenza ordinaria  per acuti e dedicate alla riabilitazione, oltre ad ambulatori specialistici semplici e di day service. Il Centro svolge la propria attività in modo integrato con questi servizi e con i medici di medicina generale ed è organizzato seconda la modalità day service, è quindi in grado di dare risposte a situazioni complesse, tramite l’offerta di prestazioni specialistiche in un arco temporale contenuto. Anche il Piano della Prevenzione 2015-2018 della Regione Emilia-Romagna pone particolare attenzione alla prevenzione delle patologie croniche, tra cui anche quelle cardiovascolari, prevedendo interventi mirati a modificare gli stili di vita ed incidere sui fattori di rischio”.

“ll futuro della salute delle persone e dunque anche della sanità – ha commentato Sergio Venturi, assessore regionale alle Politiche per la salute - sta nella prevenzione delle malattie: luoghi come questo di oggi ne sono un perfetto esempio. Per questo - ha annunciato l'assessore - entro la fine di questa legislatura vogliamo aumentare le risorse per la prevenzione, che da anni sono ferme al 5% del bilancio della sanità regionale, un dato comunque superiore al 4,2% nazionale. Questo Centro, tra i suoi progetti futuri, potrebbe proporne uno specifico sulla prevenzione del rischio cardiovascolare per le donne in gravidanza”.

“Il  Centro è un esempio di collaborazione originale, tra le due Aziende sanitarie, l'Università e la Fondazione Don Gnocchi – ha dichiarato Elena Saccenti Direttore generale Ausl di Parma  - che completa la rete dei servizi cardiologici. Punto di forza è la sua collocazione, all'interno di una Casa della Salute, luogo che favorisce l'integrazione fra i medici specialisti e i medici di famiglia, nell'ottica di garantire risposte qualificate, competenti e diffuse sul territorio. Un particolare ringraziamento a Fondazione Cariparma che ha contribuito in modo significativo alla realizzazione del nuovo servizio”.

 “Il nuovo Centro – ha continuato Massimo Fabi Direttore generale AOU di Parma - ha radici lontane, nasce con la collaborazione con la Fondazione Don Gnocchi nel 2001 ed è frutto della capacità dei professionisti di saper interpretare i bisogni espressi. Il Centro mette in rete tutte le competenze della cardiologia ospedaliera e di quella territoriale”.

 “Mettere al centro il paziente e partire dai suoi bisogni – ha ribadito Loris Borghi Rettore Università di Parma - porta a costruire servizi basati sull'integrazione tra i professionisti. Il Centro è un esempio di questa modalità organizzativa, da replicare anche in altri ambiti e specialità. Inoltre, per come è stato realizzato, il Centro intreccia attività di prevenzione con quelle di formazione, studio e ricerca”.

“Obiettivo del Centro – ha detto  Angelo Bazzari, Presidente Fondazione Don Gnocchi - per la sua vocazione e collocazione è una "casa" nata per perseguire la salute. Un positivo esempio di territorializzazione della medicina, con il paziente, la persona, al centro, che va seguita nell'evolversi del suo bisogno di salute. Un modello esemplare anche di integrazione pubblico/privato”.

“Il Centro è garanzia di continuità della formazione dei professionisti e di continuità assistenziale sul territorio - ha ricordato Paolo Coruzzi Responsabile medico Centro prevenzione cardiovascolare - Le malattie cardiovascolari necessitano di risposte multidisciplinari. Ambizione del Centro è dare queste risposte ed essere di supporto ai medici di famiglia, attraverso un inquadramento diagnostico formulato dopo una attenta valutazione e in tempi rapidi”.

 “I miei vogliono essere ringraziamenti non di circostanza – ha aggiunto  Stefano Andreoli Vicepresidente Fondazione Cariparma -  un grazie a chi con pazienza e tenacia ha creduto nella realizzazione del Centro; un grazie per la filosofia che sta a monte del progetto, che è di integrazione dei servizi, al servizio dei cittadini; un grazie per il metodo di collaborazione tra Enti, da seguire anche in altri contesti”.

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