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Martedì 20 SETTEMBRE 2016
Medicine alternative. Romani (Idv) a Ricciardi: “Molto sorpreso dalle dichiarazioni del presidente dell’Iss. Normare il settore è dovere del Parlamento” 

Non si fa attendere la replica del promotore del simposio in programma il 29 settembre al Senato alla presa di posizione del presidente dell'Iss: "Forse non è a conoscenza, o ha dimenticato, che proprio in Senato la commissione Sanità ha incardinato un testo base di più disegni di legge con il quale si punta a normare discipline quali l'omeopatia e l'agopuntura e non ricorda che a livello nazionale Regioni come la Toscana, o più di recente il Piemonte, hanno inserito proprio l'omeopatia e l'agopuntura all'interno dei loro sistemi sanitari regionali"

"Non si promuovano pratiche antiscientifiche in luoghi istituzionali". Così ieri il presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Walter Ricciardi, accogliendo un appello del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) ha criticato il simposio organizzato al Senato dal vicepresidente della commissione Sanità di Palazzo Madama, Maurizio Romani (Idv), insieme all’Associazione per la Medicina Centrata sulla Persona ONLUS, per affrontare il tema dell’introduzione nel Servizio sanitario nazionale delle medicine tradizionali, complementari e non convenzionali.
Sulla vicenda abbiamo intervistato proprio il senatore Romani che respinge così le accuse rivoltegli.
 
Senatore Romani, come risponde alle accuse lanciate da Ricciardi sulla presunta ascientificità delle pratiche che si confronteranno al Senato all'interno del simposio da lei organizzato?
Sono rimasto stupito dalle parole di Ricciardi per diversi motivi. Forse il presidente dell'Istituto superiore di sanità non è a conoscenza, o ha dimenticato, che proprio in Senato la commissione Sanità ha incardinato un testo base di più disegni di legge con il quale si punta a normare discipline quali l'omeopatia e l'agopuntura. Probabilmente non ricorda che a livello nazionale Regioni come la Toscana, o più di recente il Piemonte, hanno inserito proprio l'omeopatia e l'agopuntura all'interno dei loro sistemi sanitari regionali. A questo si aggiunga che la stessa Aifa, recependo la normativa europea, sta registrando l'AIC di diversi medicinali omeopatici. Mi sembra singolare a  questo punto che si possa riconoscere e registrare questi prodotti come farmaci, ma non si possa discutere su come normare tutto ciò che serve per poter far conoscere e prescrivere questi medicinali. Ecco, fare il punto della situazione alla luce di tutte queste realtà di fatto non mi sembra che si possa tradurre in un'opera di svilimento del Senato.
 
Il presidente dell'Iss ha però giustificato la sua presa di posizione alla luce di recenti vicende di cronaca che hanno visto diverse persone morire proprio per avere abbandonato cure efficaci in favore di pratiche alternative. Cosa risponde a questo?
Questo è un pericolo grave e reale di cui tutti noi siamo consapevoli. Non troverà nessuno dei partecipanti al simposio che si sognerebbe neanche lontanamente di suggerire, ad esempio, di abbandonare una terapia chemioterapica in favore di metodi alternativi. Al contrario, si vuole discutere proprio su come meglio integrare medicina tradizione e medicina non convenzionale per migliorare l'assistenza ai pazienti e ridurre i costi per l'intero sistema salute. Insomma, si potrà discutere di come, ad esempio, coadiuvare un trattamento oncologico con l'omeopatia per riuscire a sopportare meglio le conseguenze della chemioterapia. 
Di fronte alla globalizzazione e alla sempre maggiore richiesta da parte dei cittadini di poter accedere a queste terapie la preoccupazione principale degli Stati nazionali dovrebbe essere quella, non di criticare tout court, ma di informare la meglio le persone per poterle indirizzare verso scelte consapevoli e non farle finire in mano a veri e propri cialtroni che rischiano di farle allontanare da terapie sicure in favore di 'strane' cure spacciate per pratiche di medicina alternativa. Ma non è questa la vera medicina non convenzionale.
 
Cosa ne pensa dell'appello lanciato dal Cicap?
Il Cicap non è composto di soli medici, al suo interno si trova di tutto. Mettere in correlazione il paranormale e la medicina integrata è follia. In tempi di evidence based medicine non mancano i riscontri sulla reale efficacia di queste terapie. In alcuni trial randomizzati e controllati condotti dall'Oms si è dimostrato come, per il trattamento delle cervicalgie, si siano ottenuti risultati migliori, anche in termini economici, in quei gruppi che sono stati sottoposti a terapie manuali, piuttosto che in quelli che sono stati presi in carico dal fisioterapista o dal medico di medicina generale. E ancora, un altro studio ha dimostrato come il medico di medicina generale con formazione anche in medicina complementare e integrata abbia pazienti con tassi di mortalità più bassi e con minori costi in carico all'assistito grazie a più bassi tassi di ospedalizzazione ed un minor ricorso ai farmaci.
 
C'è da dire che di recente, a fine 2013, anche l'Oms si è occupata del tema emanando il “World Health Organization Traditional Medicine Strategy 2014-2023”, un rapporto sulle strategie in tema di Medicine tradizionali e non convenzionali (T&CM)...
Esattamente. Anche in quel contesto l'Oms ha lanciato alcuni obiettivi, quali una maggiore conoscenza e uno sviluppo organico di politiche nazionali sulle medicine non convenzionai. E poi la sicurezza, attraverso la regolamentazione e la copertura sanitaria universale. Il tutto in un'ottica di maggiore prevenzione e di sostenibilità economica dei sistemi sanitari nazionali. Tutto questo è una realtà in molte nazioni, non si capisce invece perché in Italia debba ancora vigere questa disparità per la quale, se sono un cittadino della Basilicata, devo vedermi costretto ad andare in Toscana per poter avere un certo tipo di cure. L'Iss dovrebbe piuttosto preoccuparsi della sempre maggiore difficoltà di accesso delle persone alle cure per motivi di tipo economico, su questo avrà sempre il mio appoggio.
 
Giovanni Rodriquez

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