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Venerdì 16 SETTEMBRE 2016
Anche Lorenzin firma il decreto per le scuole di specializzazione non mediche. Fissati i nuovi ordinamenti didattici
Potranno così tornare ad operare le scuole di specializzazione di patologia e biochimica clinica, di microbiologia e virologia, di genetica medica, di fisica sanitaria, di scienze dell’alimentazione e di farmacologia e tossicologia. Il provvedimento, Miur-Salute, reca i nuovi ordinamenti didattici delle scuole ad accesso pluricategoriale
Dopo un blocco poliennale delle scuole di specializzazione di patologia e biochimica clinica, di microbiologia e virologia, di genetica medica, di fisica sanitaria, di scienze dell’alimentazione e di farmacologia e tossicologia, che ha pregiudicato le scelte ed il futuro di migliaia di laureati magistrali, e dopo un anno e mezzo dal Decreto relativo agli ordinamenti didattici delle scuole aperte ai medici, il Ministro della Salute, dopo la firma del Ministro dell’Università, ha finalmente firmato il Decreto che reca i nuovi ordinamenti didattici delle scuole ad accesso pluricategoriale, peraltro sovrapponibili per contenuti e modalità a quanto previsto per le stesse scuole nel primo decreto varato ad inizio 2015.
Si tratta di un evento di grande rilievo, che restituisce le prospettive di formazione e dei carriera alle categorie interessate, che segue ad un vero e proprio calvario del percorso istituzionale, caratterizzato da lunghi ritardi immotivati e probabilmente dovuti ad interventi tendenti a danneggiare in modo irreversibile il ruolo e le prospettive di intere categorie fondamentali per il SSN.
La risoluzione del problema, caratterizzato da interventi diretti del C.U.N. e dei Ministeri coinvolti, ha visto l’Anaao Assomed impegnata in una vertenza complessa e difficile che si è risolta anche per la modifica legislativa che il sindacato ha patrocinato e che ha reso possibile la ripresa dell’iter, nelle more della prevista successiva definizione delle modalità di erogazione delle borse di studio per la formazione secondo modalità specifiche per le categorie interessate al percorso formativo.
In tal seno l’impegno delle forze parlamentari, sollecitato dal sindacato, è stato determinante, ancorché costellato di rigurgiti corporativi insostenibili da parte di singole categorie che per anni hanno ignorato il problema della formazione e del trattamento degli specializzandi.
Oggi si apre un nuovo scenario che potrà consentire agli Atenei di predisporre i nuovi bandi di accesso alle scuole in tempo per l’avvio dell’anno accademico 2016/2017, consentendo un ripresa degli accessi che tenga altresì conto del lunghissimo blocco, che in alcune regioni, è stato di oltre cinque anni e che ha anche prodotto un lungo contenzioso sviluppato da Anaao e risolto, almeno sul piano formale, dal Consiglio di Stato nel 2013. Il Sindacato resterà comunque impegnato nel monitoraggio delle condizioni di ripresa delle formazione e nell’avvio del confronto relativo alla previsione delle borse di studio.
Alberto Spanò
Segreteria nazionale Anaao Assomed, Responsabile nazionale dirigenza sanitaria
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