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Martedì 13 SETTEMBRE 2016
Diabete e nuovi Lea. Sesti (Sid): “Grande soddisfazione. Ci saranno nuovi esami e cure”
Plauso del presidente Società italiana di diabetologia per il via libera della Stato-Regioni ai nuovi Lea. “In ultima versione fatti miglioramenti. Prevista l'introduzione tra le cure e prestazioni garantite di nuovi esami come, ad esempio, quello per la diagnosi della retinopatia (Otc). Ma con i nuovi Lea, i pazienti potranno presto accedere anche a dispositivi di ultima generazione”
Tra nuovi esami e dispositivi sempre più hi tech: ecco il diabete nei nuovi Lea. Alcune delle novità previste dai nuovi Livelli essenziali di assistenza appena approvati dalla Conferenza Stato-Regioni, sono state accolte, come riporta l'Ansa, con “grande soddisfazione'' dal presidente della Società italiana di diabetologia (Sid) Giorgio Sesti da Monaco, dove apre oggi il 52/mo congresso dell'Associazione europea per lo studio del diabete (Easd).
“Avevamo segnalato delle criticità - afferma Sesti - ed è necessario intensificare anche nel nostro Paese la lotta contro il diabete, che è ormai una malattia dilagante e con delle pesantissime ricadute anche economiche, ma con l'aggiornamento dei Lea sono stati realizzati importanti miglioramenti'',
“Tra le novità, molto attese dai pazienti diabetici – spiega - l'introduzione tra le cure e prestazioni garantite dal Servizio sanitario nazionale di nuovi esami come, ad esempio, quello per la diagnosi della retinopatia (Otc)”.
Ma con i nuovi Lea, i pazienti potranno presto accedere anche a dispositivi di ultima generazione: “Saranno infatti compresi negli ausilii garantiti -afferma Sesti - pure i nuovi sensori per il monitoraggio continuo della glicemia, che si applicano all'addome e risultano essere minimamente invasivi”.
Grande attenzione, poi, per la formazione dei pazienti diabetici nella gestione delle terapie insuliniche: ''Sarà possibile - rileva il presidente Sid - seguire gratuitamente presso i centri di cura dei corsi di formazione tenuti da medici e infermieri specializzati, con l'obiettivo di formare le persone diabetiche alla gestione della loro malattia''.
Sullo sfondo resta però il problema della sostenibilità economica legato ai costi delle nuove prestazioni: ''Si tratta di esami e tecnologie molto costosi - afferma Sesti - ed è dunque necessario individuare quali siano le categorie di pazienti alle quali garantire per prime tali prestazioni''. Una questione che le Regioni dovranno affrontare per garantire un uso appropriato delle nuove cure. E' dunque ''fondamentale - conclude Sesti - che le Regioni coinvolgano le Società scientifiche per garantire un'erogazione corretta dei nuovi Lea, come ha già fatto di recente la Regione Toscana''.
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