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Martedì 13 SETTEMBRE 2016
Pa Bolzano. Stocker: “La nostra sanità dovrà essere più snella, unitaria e strettamente connessa”

L’assessore alla Salute torna ad intervenire sul piano di riordino del Servizio sanitario provinciale: “Creiamo i presupposti, ma sta all’Azienda sanitaria e ai singoli attori organizzare i servizi per garantire maggiore efficienza nell’assistenza delle persone”, afferma Stocker.

“Il Servizio sanitario provinciale in futuro dovrà essere più snello, unitario e strettamente connesso”. Lo afferma, in una nota, l’assessore alla Sanità della Pa di Bolzano, Martha Stocker.
 
Presentando ai primari, in un recente incontro, il disegno di legge per il riordino della struttura dirigenziale e amministrativa del Servizio Sanitario provinciale, l’assessore ha affermato “la volontà di adeguare il Servizio sanitario provinciale alla nuova situazione e creare i presupposti per giungere a una norma quadro chiara per garantire maggiore efficienza nell’assistenza delle persone. Il nuovo dispositivo di legge va a modificare la legge N. 7/2000 andando a creare la base giuridica per un servizio Sanitario moderno ed innovativo”.

Ad approvazione avvenuta da parte del Consiglio provinciale, l’implementazione delle misure contenute nella legge di riordino del Servizio Sanitario provinciale, riferite ai singoli comparti, spetterà all’Azienda Sanitaria attraverso i propri canali organizzativi. “Ora, dopo aver sgombrato il campo di discussione di alcune questioni, sarà compito dell’apposito gruppo di lavoro verificare i feedback ed eventualmente integrarli nel disegno di legge”, spiega la giunta provinciale nella nota.

A conclusione dell’incontro, riferisce la nota, il presidente del sindacato dei primari Anpo, Hubert Messner, ha espresso la sua soddisfazione perché “il disegno di legge presentato rafforza il ruolo dei primari quali medici, richiedendo loro in qualità di medici ospedalieri una maggiore collaborazione fattiva ai vari livelli”.

Stocker ha quindi voluto precisare che “noi creiamo i presupposti, ma spetta all’Azienda Sanitaria ed ai singoli attori organizzare i servizi in modo tale da continuare a garantire l’offerta assistenziale per le persone sia attraverso l’assistenza capillare a livello territoriale che in tutti gli ospedali”.

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