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Martedì 06 SETTEMBRE 2016
Medicina. M5S: “Si rinnova scempio dei test e Giannini resta a guardare”
Il Movimento denuncia come “a fronte di una situazione palesemente discriminatoria e incostituzionale dal Ministero dell’Istruzione non è mai giunto alcun segnale per cambiare un sistema che taglia le gambe in partenza al progetto di vita di tanti nostri giovani”
“Anche quest’anno si ripete lo scempio dei test d’ingresso di medicina. Anche quest’anno la gran parte delle candidature non saranno ammesse perché si risponde al criterio della disponibilità degli atenei e non al fabbisogno nazionale, che dovrebbe essere il vero parametro di riferimento. Nel frattempo però il business dei corsi di preparazione prolifera e ci troveremo nuovamente alle prese con numerosi ricorsi. Insomma, ancora una volta al diritto allo studio viene sbattuta la porta in faccia e il ministro Giannini, a oltre due anni dal suo insediamento, non ha ancora mosso un dito”. Così i parlamentari M5s in commissione Cultura di Camera e Senato.
“Ricordiamo che il M5S ha depositato una Proposta di Legge, a prima firma del deputato Francesco D’Uva, che ha l’obiettivo di regolarizzare l’accesso ai corsi di medicina e alle specializzazioni. In particolare, la proposta prevede di rimodulare il sistema di accesso ai corsi di medicina, prevedendo che i test però avvengano solo al termine del primo anno di studi universitari. Proponiamo inoltre di innalzare il numero dei posti disponibili e delle borse di studio.
A fronte di una situazione palesemente discriminatoria e incostituzionale dal Ministero dell’Istruzione non è mai giunto alcun segnale per cambiare un sistema che taglia le gambe in partenza al progetto di vita di tanti nostri giovani”.
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