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Venerdì 26 AGOSTO 2016
Terremoto. All’Ao di Perugia straordinario afflusso di donatori di sangue. “Ma ora evitare affollamenti”

Sono state 252 le persone che nella prima giornata di emergenza terremoto si sono recate al Santa Maria della Misericordia per rispondere all’appello dell’Avis. La media durante l'anno è di 50 donazioni giornaliere. Il dg Duca evidenzia la necessità di tornare ora a dare “sistematicità alle donazioni" perché “anche il sangue ha una scadenza ed è relativamente breve”. In Umbria non si registrano feriti né vittime a causa del sisma.

E’ stata “molto generosa” la donazione di sangue nella struttura del Santa Maria della Misericordia di Perugia il giorno dopo la tragedia del terremoto. Sono state infatti 252 le persone che hanno risposto all’appello dell’Avis, per esprimere con la donazione sentimenti di vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma. “Si è trattato di un afflusso imponente- afferma il direttore del centro Trasfusionale Mauro Marchesi in una nota diffusa dall’ufficio stampa dell’Ao - , con un impegno straordinario del personale sanitario. Solitamente le donazioni giornaliere sono circa 50, ma siamo ugualmente riusciti ad accogliere tutti, ben comprendendo lo spirito che anima i cittadini. Oltre ai donatori abituali – ha precisato Marchesi- si sono presentati anche molti giovani ,alla loro prima donazione”.

La direzione dell’Azienda Ospedaliera di Perugia per i prossimi giorni invita i cittadini ad evitare affollamenti negli ambulatori preposti per la raccolta del sangue e non solo per ragioni prettamente organizzative, quanto per dare sistematicità alle donazioni stesse. “Generalmente si pensa che più sangue venga donato e più alte sono le scorte a disposizione di un ospedale – osserva il direttore generale dell'Ao Emilio Duca-. Le procedure hanno invece un ordine preciso, anche le sacche di sangue hanno infatti una scadenza, che è relativamente breve, e da qui la necessità di una programmazione”.

Duca plaude allo “spirito di grande generosità di quanti hanno effettuato la donazione e di quelli che si presenteranno nei prossimi giorni”, e precisa che “il centro Trasfusionale garantisce sia la dotazione di sangue per fronteggiare l’emergenza terremoto, che quella necessaria per le attività chirurgiche. Anche nella giornata di giovedì sono state infatti utilizzate a pieno regime tutte le sale operatorie dell’ospedale”.

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