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Mercoledì 24 AGOSTO 2016
Terremoto devasta il Centro Italia. Diversi paesi rasi al suolo. Decine di morti (oltre 80 accertati alle 18), ma si scava ancora tra le macerie

La scossa più forte, alle 3.36 della scorsa notte, ha raggiunto magnitudo 6. I centri più colpiti sono Amatrice e Accumoli, nel Lazio, Arquata del Tronto, nelle Marche. Le vittime accertate (dato delle 18) sono più di 80. Molte persone sono tuttavia sepolte sotto le macerie, alcune sono già state estratte vive. E il bilancio dei morti potrebbe salire.

Lavorano senza sosta i soccorritori per cercare di estrarre le persone ancora in vita sepolte sotto le macerie provocate dal violentissimo terremoto che stanotte ha devastato il confine tra il Lazio e le Marche. La scossa più forte, alle ore 3.36 della scorsa notte, ha raggiunto magnitudo 6. Una forza devastate che è stata paragonata a quella che ha distrutto L’Aquila nel 2009.

“I maggiori effetti, con crolli, persone sotto le macerie e ingenti danni, risultano al momento registrati ad Amatrice e ad Accumoli, nel reatino, ma anche i territori di Marche, in particolare nel comune di Arquata del Tronto, e Umbria risultano coinvolti, fa sapere il Dipartimento della Protezione Civile”.
 
Le vittime accertate finora (ore 18) sono più di 80 di cui più di 60 nella zona di Amatrice a Accumoli e 20 in provincia di Ascoli Piceno. Ma molte persone sono sepolte sotto le macerie e il bilancio della vittime sembra destinato a salire. Grazie ai soccorsi è già stato possibile estrarre vive dalle macerie alcune persone, tra loro due bambini salvati a Pescara del Tronto.

Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha convocato il Comitato Operativo della Protezione Civile. “Il Servizio Nazionale della Protezione Civile – informa una nota del Dipartimento - è completamente attivato, con i soccorsi provenienti da fuori regione, tra cui diverse sezioni del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che vengono fatti convergere presso la Scuola Interforze della Difesa di Rieti. Al momento si registrano ancora criticità per i soccorsi a raggiungere alcune località, un reparto del Genio militare è mobilitato da Roma per la rimozione delle macerie. Difficoltà anche nei collegamenti radio e satellitari, che rendono più difficoltose le operazioni. Elicotteri sono in volo sia per i soccorsi sia per avere un rilievo dall’alto della situazione che consenta di avere una panoramica ampia degli effetti. Squadre cinofile per la ricerca dei dispersi stanno, poi, arrivando da tutta Italia”.

La Protezione civile ricorda che sono attivi i seguenti numeri verdi: contact center della Protezione civile nazionale: 800840840; sala operativa della protezione civile Lazio: 803 555.

Dalla Sala Stampa di Palazzo Chigi fanno sapere che “il Presidente del Consiglio Matteo Renzi - che ha sentito il Presidente della Repubblica - è in contatto diretto con la Protezione civile, le strutture di coordinamento e soccorso e con i Presidenti delle regioni interessate dal sisma. Nelle zone colpite dal terremoto si recheranno a breve il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Curcio”.

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