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Martedì 23 AGOSTO 2016
Puglia. D'Ambrosio Lettieri (CoR): “Su sanità Regione allo sbando. Lorenzin accenda un faro sull'istituzione pugliese”
Così il componente della commissione Sanità del Senato commenta la vicenda del bambino di sei anni, sballottolato tra il Pediatrico e il San Paolo, col rischio di finire a Brindisi dopo ore di attesa. "E' l'emblema di un fallimento totale. Dopo Vendola, Emiliano sta operando in continuità rincarando addirittura la dose del nulla".
“Dalle Fabbriche di Vendola alle sagre di Emiliano: storia di una straordinaria beffa ai danni dei pugliesi e del sistema sanitario costellata da disagi, disservizi e anomalie che privano i cittadini di diritti fondamentali. Altro che livelli essenziali di assistenza. Il ministro della Salute accenda un faro sulla situazione pugliese che, a fronte di professionisti e operatori della sanità che lavorano con abnegazione e competenza, ma in condizioni assolutamente intollerabili, ci fornisce un quadro tutt’altro che rassicurante". Lo dichiara in una nota Luigi d’Ambrosio Lettieri (CoR), componente Commissione Sanità del Senato.
"Il sistema sanitario del capoluogo è la punta dell’iceberg. Il calvario inaccettabile di un bambino di sei anni, sballottolato tra il Pediatrico e il San Paolo, col rischio di finire a Brindisi dopo ore di attesa, raccontato dal padre sulla Gazzetta di oggi è l’emblema di un fallimento totale, la faccia di una stessa medaglia: una sanità malata in una regione completamente allo sbando. Dopo Vendola, Emiliano sta operando in continuità rincarando addirittura la dose del nulla", prosegue il senatore del Conservatori e Riformisti.
"Mentre questo governo regionale mette in scena passerelle e allestisce specchietti per le allodole, al pari del suo predecessore, la sanità pubblica è in progressivo smantellamento e la Puglia non ha neanche lo straccio di un assessore che si occupi a tempo pieno della sanità. Delega, come è noto, che ha trattenuto il presidente della giunta regionale. C'è una evidente paralisi nella tenuta dei livelli assistenziali, con disagi che i cittadini pagano sulla propria pelle per la tortuosità dell’accesso ai servizi, spesso preclusi e gestiti con una cultura dell’emergenza diventata ormai cronica e con i maggiori ospedali del capoluogo in preda ad una ocnfusione totale. E non certo per responsabilità degli operatori, lasciati completamente soli a gestire l’ingestibile”, conclude D'Ambrosio Lettieri.
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