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Martedì 31 MAGGIO 2011
Artrite reumatoide: conferme per golimumab

La somministrazione del farmaco in prima linea migliora lo stato della sinovite, dell’osteite e dell’erosione ossea. Inoltre riduce le probabilità di progressione della malattia.

Uno studio clinico di Fase III presentato in occasione del Congresso Europeo di Reumatologia tenutosi nei giorni a Londra ha dimostrato la maggiore efficacia della somministrazione in prima linea dell’associazione golimumab-metotrexato rispetto al solo metotrexato nel trattamento dell’artrite reumatoide.
Il trial, GO-BEFORE (GOlimumab Before Employing methotrexate as the First-line Option in the treatment of Rheumatoid arthritis of Early onset) ha evidenziato in particolare la capacità del farmaco biologico di migliorare lo stato della sinovite, dell’osteite e dell’erosione ossea, i più importanti marker di infiammazione e danno strutturale.
Gli effetti sono stati evidenti alla risonanza magnetica già alla settimana 12.
“Secondo i nostri risultati, i pazienti che assumono golimumab 50 mg o 100 mg più metotrexato vanno incontro a progressione di malattia e danno articolare di minore entità rispetto a pazienti affetti da artrite reumatoide che assumono solo metotrexato per la prima volta,” ha dichiarato Philip G. Conaghan, della Unità NIHR di Ricerca Biomedica Muscoloscheletrica dell’Università di Leeds, in Inghilterra.
Questi risultati erano unicamente rilevabili tramite risonanza magnetica, che ha mostrato di essere superiore alla metodica radiologica nell’individuazione delle variazioni nella progressione dell’erosione. “La risonanza - ha aggiunto Conaghan - si sta affermando come un importante strumento diagnostico nella gestione della patologia reumatica in quanto le immagini prodotte possono rilevarsi più sensibili nella rilevazione del danno strutturale rispetto alla tradizionale tecnologia della metodica radiologica.”
Nel corso del congresso è stata inoltre presentata una seconda analisi dello studio GO-BEFORE. Dallo studio è emerso che i pazienti trattati con golimumab più metotrexato presentano minor danno articolare radiografico e hanno minori probabilità di andare incontro a progressione di malattia rispetto ai pazienti trattati con il solo metotressato, indipendentemente dal livello iniziale di attività della malattia, di infiammazione e di durata della malattia. 

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