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Martedì 02 AGOSTO 2016
Ospedale Poma di Mantova. Giudice reintegra oncologhe che avevano fatto scattare indagine Procura
Le due oncologhe erano state allontanate dal reparto a causa dei conflitti con il direttore della struttura che avevano fatto nascere dubbi sull’adeguatezza delle cure fornite. Ora hanno sottoscritto un accordo di conciliazione in cui riconoscono il “potere-dovere” del direttore di “fornire direttive e di indicare e adottare le linee e i protocolli che il reparto deve seguire nel trattamento dei pazienti”. Gallera: “E’ la fine della diatriba che creava inquietudine e disorientamento”
Torneranno al loro posto di lavoro le due oncologhe trasferite dal reparto di oncologia dell'ospedale Carlo Poma di Mantova ad altri incarichi per ‘incompatibilità ambientale’ e conflitti con il primario del reparto. A comunicarlo la Asst di Mantova in una nota.
“Durante l’udienza odierna celebrata davanti al giudice del lavoro Dr.ssa Simona Gerola e riguardante la struttura di Oncologia – riferisce la Asst -, si è raggiunto un accordo tra l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Mantova e le due dottoresse Francesca Adami e Beatrice Pisanelli, che avevano presentato ricorso contro il provvedimento di trasferimento in altro luogo di lavoro a partire dal 4 luglio 2016”.
Le Parti, “consapevoli del danno che può arrecare all’immagine della Struttura Sanitaria e agli stessi pazienti una prolungata esposizione mediatica del reparto di Oncologia su fatti interni allo stesso, con ingiustificato allarme nella popolazione di riferimento; condividendo il comune interesse a preservare il prestigio e la credibilità dell’U.O. di Oncologia dell’Ospedale di Mantova e dei suoi professionisti, medici, infermieri ed operatori sanitari e non sanitari, nonché della necessità di ripristinare all’interno del reparto un clima di serenità e di proficua collaborazione tra i medici e tra i medici e gli altri operatori sanitari, rapporti che siano compromessi, hanno conciliato la procedura di cui sopra, ferma restando la convinzione reciproca della fondatezza delle rispettive posizioni su fatti di causa”, mediante l’accordo che, come illustrato dalla nota aziendale, prevede:
1) “l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Mantova revoca con effetto immediato i propri provvedimenti oggetto di causa, ricollocando le dr.sse Francesca Adami e Maria Beatrice Pisanelli, con i rispettivi incarichi dirigenziali, nella precedente sede di lavoro, individuata nell’U.O. di Oncologia dell’Ospedale di Mantova, ferme le prerogative del datore di lavoro”;
2) “le dr.sse Adami e Pisanelli riconoscono il ruolo del Direttore della Struttura Complessa, e quindi il suo potere-dovere: di fornire direttive generiche e specifiche; di indicare e adottare le linee guida nazionali e/o internazionali e i protocolli che il reparto deve seguire nel trattamento dei pazienti; di vigilare e verificare l’attività autonoma o delegata dei medici subordinati; di avocare alla propria responsabilità la gestione di singoli pazienti; di stabilire la rotazione dei medici nell’ambito delle diverse attività svolte dall’U.O. di Oncologia nel rispetto dei pari diritti di ciascun dipendente e delle rispettive professionalità; di allocare le risorse umane, tecnologiche e finanziarie in rapporto agli obiettivi aziendali”;
3) “le dr.sse Adami e Pisanelli riconoscono e accettano il ruolo del Direttore della Struttura nella programmazione e nell’organizzazione delle attività e delle risorse, impegnandosi a collaborare con lo stesso Direttore della Struttura e con gli altri professionisti del reparto (medici, infermieri e operatori sanitari) per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, compresi i seguenti: stretta collaborazione con gli specialisti di altre strutture complesse per la gestione di percorsi multidisciplinari, adesione agli audit clinici per la verifica e il miglioramento dell’appropriatezza e della qualità delle cure, interazione con il palliativista per il potenziamento delle simultaneous care nel patto con la famiglia, gestione dell’ambulatorio condiviso oncologico-palliativo, gestione condivisa dei malati off-therapy, implementazione dei trattamenti chemioterapici loco regionali secondo riconosciuti criteri di appropriatezza”;
4) “le dr.sse Adami e Pisanelli dichiarano di riconoscere e ribadiscono di accettare: il ruolo dei referenti di patologia individuati dal Direttore della Struttura, collaborando fattivamente per la definizione dei protocolli terapeutici e dei follow up da seguire; il metodo di discussione collegiale dell’appropriatezza dei trattamenti terapeutici e della loro prosecuzione; il metodo dell’espressione del dissenso all’interno dell’équipe, rimettendo al Direttore della Struttura la comunicazione con il paziente nei casi di terapia non condivisa; il metodo della condivisione con il Direttore della Struttura del trasferimento dei pazienti presso altri Ospedali; In tale accordo le parti hanno reciprocamente rinunciato all’azione risarcitoria per i fatti indicati in ricorso”.
“Molto soddisfatto per il grande senso di responsabilità mostrato dall'Asst di Mantova, e dal suo direttore generale Luca Stucchi, e dalle due oncologhe Francesca Adami e Maria Beatrice Pisanelli” si è dichiarato l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera. “Ritengo – ha dichiarato Gallera in una nota - molto importante che le dottoresse abbiano riconosciuto il ruolo del Direttore della struttura Maurizio Cantore e, come recita il verbale di conciliazione, 'il suo potere-dovere di fornire direttive e di indicare e adottare le linee e i protocolli che il reparto deve seguire nel trattamento dei pazienti'”.
“Auspico che da domani - ha concluso l'assessore Gallera - con la presenza di professioniste come le dottoresse Adami e Pisanelli, nel reparto in questione possa tornare la serenità indispensabile per far emergere quella qualità clinica e professionale che l'équipe guidata dal dott. Cantore in questi anni ha sempre messo in campo”.
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