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Giovedì 21 LUGLIO 2016
Vaccinazioni. Coletto (Veneto) si smarca: “Sono sicuri e vanno sostenuti, ma no all’obbligo”
Per l’assessore regionale alla Salute la Fnomceo “ha fatto bene a porre la questione sul piano della deontologia professionale”, ma "no l’obbligatorietà" della vaccinazione . Per Coletto bisogna puntare a una “informazione corretta e capillare” per giungere a “un’adesione consapevole. Il Veneto ha sperimentato con buoni risultati la non obbligatorietà”.
“La letteratura scientifica, non un blog qualsiasi, ci dice con certezza che i vaccini non fanno male, rappresentano uno degli interventi più efficaci e sicuri a disposizione della Sanità Pubblica per la prevenzione primaria delle malattie infettive. Tale pratica comporta benefici non solo per effetto diretto sui soggetti vaccinati, ma in modo indiretto inducendo protezione nei soggetti che, per età e per motivi di salute non possono essere vaccinati. Il ritorno di malattie ora debellate costerebbe molte più morti e sofferenze delle poche e risolvibili reazioni avverse al vaccino”. A sostenere l’importanza della vaccinazione è l’assessore alla Salute del Veneto, Luca Coletto, che però si dice contrario all’introduzione dell’obbligo alla vaccinazione.
Commentando la forte presa di posizione della Federazione degli Ordini dei Medici che, con un documento, ha indicato anche la possibilità di radiazione per gli associati che sconsigliano la vaccinazione, Coletto sostiene che “i medici hanno fatto bene a porre la questione sul piano della deontologia professionale. Noi, come Regione, diciamo sì ai vaccini, no all’obbligatorietà, sì all’informazione corretta e capillare e in questo senso, da tempo, abbiamo in atto numerose iniziative, per giungere ad una adesione consapevole”.
“Il Veneto – ricorda Coletto – dal 2008, in accordo con il Ministero della Salute, ha sperimentato con buoni risultati la non obbligatorietà, pur mantenendo una sorveglianza attiva semestrale che ci consente sempre di sapere quanti bambini non sono stati vaccinati e quanti sì, e di valutare quando si dovesse superare la soglia di rischio del ripresentarsi di malattie ormai eradicate e spesso mortali. Purtroppo negli ultimi tempi le campagne contrarie, soprattutto sul web, si sono moltiplicate, accompagnate anche da una serie infinita di vere e proprie bufale, e ora registriamo un calo delle adesioni”. Secondo i dati diffusi dall’assessorato, in Veneto, durante gli ultimi 4 anni, 2012-2015 (coorti dei nati 2010-2013), si è passati da una copertura del 95,4% per le vaccinazioni ex-obbligatorie (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B) ad una del 91,3 % con un calo di 4 punti percentuali. La copertura per morbillo, parotite e rosolia ha subito un calo analogo passando da una copertura del 92,5% ad una dell’87,1% per il medesimo periodo. Il calo si è riscontrato su tutto il territorio regionale.
“Proprio per questo – fa notare Coletto - abbiamo dato il via a tutta una serie di iniziative d’informazione anche sul web e chiesto l’aiuto dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta sul territorio. Bisogna far sì che le giovani coppie vaccinino i loro piccoli e lo facciano consapevolmente informate”.
Tra le iniziative, quella presentata nei giorni scorsi dalla Prevenzione regionale alle Aziende Ulss inerente il corso on line “Tutto sui vaccini, in parole semplici”, rivolto a tutti i cittadini che desiderino informarsi nell’ambito del Piano formativo Regionale a sostegno del calendario vaccinale. Il corso è disponibile sulla piattaforma di e-learning www.formars.it
“Tale iniziativa è la prima realtà italiana ed è stata messa a disposizione di tutte le Regioni”, evidenzia l’assessorato spiegando che il materiale si compone di una parte di informazioni sulle vaccinazioni e sui motivi per cui è importante vaccinarsi con schede informative sulle singole malattie infettive prevenibili con il vaccino. Il tutto è strutturato sotto forma di giochi e quiz che mettono il cittadino nella condizione di poter testare le proprie conoscenze, offre anche la possibilità di mettersi 'nei panni' di una persona che non può vaccinarsi per motivi di salute e deve affidarsi all’effetto dell’'immunità di gregge', cioè alla copertura vaccinale della popolazione in generale, per proteggersi dalle malattie infettive. “Questo è l’importantissimo aspetto sociale e di salute pubblica che si tende a sottostimare – ammonisce Coletto – perché deve essere chiaro che, tanto più bassa sarà la copertura vaccinale, e questo vale anche per l’influenza stagionale, tanto più alto sarà il rischio del diffondersi delle malattie tra la gente”.
In Veneto, ricorda infine l’assessorato, sono attivi anche il sito web “Vaccinarsi in Veneto (www.vaccinarsinveneto.org) e la nuova App per smartphone e tablet “VaccinAZIONI”, “un utile strumento formativo rivolto a tutti i cittadini assistiti da una Ullss veneta, con cui è possibile accedere anche ai dati vaccinali personali, comprese le vaccinazioni eseguite, gli appuntamenti fissati ecc”.
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