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Martedì 24 MAGGIO 2011
Indennità esclusività. Cassi (Cimo): “Bene Scaramuccia, Regioni rispondano subito”
La Cimo Asmd si schiera al fianco dell’assessore alla Salute della Regione Toscana Daniela Scaramuccia chiedendo alle Regioni di prendere una “chiara e ferma posizione a difesa” dell’indennità di esclusività. “L'indennità – sottolinea il presidente della Cimo - è un premio per chi ha scelto il Ssn”. Bloccarne gli incrementi “alimenta – secondo Cassi . l’immagine di uno smantellamento del servizio pubblico”.
La Cimo Asmd condivide la posizione dell’assessore alla Sanità della Regione Toscana, Daniela Scaramuccia, che in una lettera al coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Luca Coletto, ha chiesto di rivedere il documento approvato dalle Regioni riguardo alle modalità con le quali applicare le norme sul blocco triennale degli stipendi, previste dalla manovra economica del luglio scorso, all’indennità di esclusività di rapporto per gli operatori del Ssn.
La Cimo chiede alla Regioni di “prendere una chiara e ferma posizione a difesa degli incrementi a 5 e 15 anni dell'indennità di esclusività”. “L’indennità di esclusività è una questione fondamentale e occorre fare chiarezza, un’interpretazione restrittiva della manovra dello scorso anno rischia infatti di bloccarla”, ha commentato il presidente della Cimo, Riccardo Cassi, evidenziando che “l’'indennità è un premio per chi ha scelto il Sistema Sanitario Nazionale e bloccarne gli incrementi favorisce una fuga verso il privato e manda un segnale sbagliato ai medici e ai cittadini, alimentando l’immagine di uno smantellamento del servizio pubblico. Per questo ci associamo alla richiesta dell'assessore Scaramuccia e attendiamo una risposta rapida e positiva da parte delle Regioni”.
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