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Venerdì 20 MAGGIO 2011
Anifa. L’80% degli italiani va in vacanza con i farmaci “fai da te”
Il dato in un’indagine commissionata dall’associazione dei produttori di farmaci di automedicazione. Nella borsa delle vacanze spiccano gli antinfiammatori, gli antipiretici e i disinfettanti. E due italiani su 100 dichiarano di aver sempre pronto un “Kit da viaggio”. Una volta in vacanza è il farmacista (8 volte su 10) il riferimento principale a cui chiedere consigli.
Ormai si fanno indagini su ogni argomento e fenomeno. Non deve stupire, quindi, che si indaghi anche un fenomeno come quello del “farmaco in vacanza”. Ci ha pensato l’Anifa, l’associazione dei produttori di farmaci di automedicazione, che ha rinnovato (dopo quella del 2009) la sua indagine, su un campione rappresentativo della popolazione italiana, per sapere quanti e quali farmaci gli italiani si portassero abitualmente in vacanza.
Il risultato conferma che siamo senz’altro grandi consumatori o almeno acquirenti di pillole e infatti oltre l’80% degli italiani (erano pero poco meno del 90% nel 2009) - evidenzia l’indagine Anifa - considera i farmaci di automedicazione "immancabili compagni di viaggio" per le prossime vacanze.
Nelle valigie degli Italiani - sempre secondo l’indagine - spiccano gli antinfiammatori (61,3%), gli antipiretici (45%) e i disinfettanti (40%) e sono principalmente le donne (nell’80% dei casi), ad occuparsi di predisporre il kit di medicinali per sé e la famiglia. Oltre il 50% degli intervistati sceglie i farmaci di automedicazione di volta in volta a seconda della meta, mentre 2 italiani su 10 dichiarano di avere un kit standard, un apposito beauty per le medicine da viaggio, sempre le stesse.
Una volta arrivati nella meta delle vacanze, in caso di lievi disturbi di salute, è il farmacista il punto di riferimento riconosciuto da quasi dall’80% degli Italiani. Anche in questo caso le donne sono più abituate a rivolgersi al farmacista per informazioni e consigli rispetto agli uomini (rispettivamente 74% e 65%) che, al contrario, tendono a ricercare l’aiuto del medico (28%) o addirittura ad attendere che il malessere passi da solo (11%).
Si diventa più saggi con l’avanzare dell’età: i più previdenti sono gli over 45 mentre i più giovani si dimenticano di mettere in valigia i farmaci. Ma sanno come rimediare: in media i giovani fra i 18 ed i 25 anni mostrano una maggiore predisposizione a recarsi in farmacia rispetto alla media della popolazione.
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