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Giovedì 09 GIUGNO 2016
A Parma parte il Centro di formazione e ricerca su qualità e sostenibilità dei sistemi sanitari
Siglato un protocollo d’intesa fra Ateneo, Azienda Ospedaliero-Universitaria e Azienda Usl. A luglio il via alle attività. Tra gli obiettivi: promuovere ricerche applicate sul tema e sviluppare relazioni internazionali per la mobilità degli studenti e dei docenti. Lorenzin: "Così si esalta il ruolo fondamentale svolto dall’Università".
Prenderanno il via il 16 luglio 2016 le attività del Centro di Formazione e Ricerca su organizzazione, qualità e sostenibilità dei sistemi sanitari, istituito martedì dall’Università di Parma, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e Azienda Usl di Parma con un protocollo d’intesa firmato nel Palazzo centrale dell’Ateneo.
L’accordo è stato firmato dal Rettore Loris Borghi e dai Direttori Generali delle due Aziende sanitarie, Massimo Fabi per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria ed Elena Saccenti per l’Azienda USL. A presiedere il Centro sarà Carlo Signorelli, Ordinario di Igiene e Sanità Pubblica e Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università di Parma.
Alla cerimonia per la firma del protocollo è arrivato anche il messaggio del ministro della Salute, Beatriche Lorenzin, per la quale "i temi oggetto di questo Centro esaltano il ruolo fondamentale svolto dall’Università: formare professionisti della salute affinché essi possano rispondere ai bisogni dei pazienti, come pure alle esigenze del Servizio Sanitario Nazionale”.
“Il Centro di Formazione e Ricerca su organizzazione, qualità e sostenibilità dei sistemi sanitari – spiega una nota dell’Ausl di Parma - origina dalla volontà dei tre enti firmatari di collaborare e coordinarsi per sviluppare processi integrati tra la formazione specialistica e gli ambiti di esercizio della professione medica e sanitaria, attraverso azioni sinergiche dell’Università e del Servizio Sanitario Regionale anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati”.
Il Centro nasce sulla scorta dell’esperienza più che positiva condotta in questi anni dal “Laboratorio per i sistemi sanitari e l’organizzazione dei servizi per la salute”, “che dal 2012 a oggi, anche attraverso il cofinanziamento della Regione Emilia-Romagna con il programma Regione-Università, ha introdotto importanti azioni formative collegate al Piano di studi della Facoltà di Medicina e Chirurgia per coniugare la preparazione scientifica con la complessità dei sistemi sanitari moderni”.
I principali obiettivi del Centro sono: “Promuovere percorsi formativi integrati al Piano degli studi di Medicina e Chirurgia, delle Professioni Sanitarie e delle Scuole di Specializzazione di area sanitaria, attraverso attività didattiche fondate anche sulla connessione tra lezioni frontali d’aula ed esperienze pratiche; promuovere percorsi formativi post laurea e post specializzazione legati a processi innovativi per la sostenibilità in sanità; promuovere ricerche applicate su temi legati alla sostenibilità dei sistemi sanitari, all’organizzazione sanitaria, all’economia sanitaria e alla promozione della salute; promuovere progetti di ricerca regionali, nazionali e internazionali, con la partecipazione di studenti, specializzandi, docenti e professionisti del Servizio Sanitario Nazionale; facilitare i percorsi per la pubblicazione di studi e ricerche; sviluppare relazioni internazionali per la mobilità degli studenti e dei docenti, la disseminazione delle esperienze, la partecipazione a programmi condivisi; promuovere iniziative di divulgazione del concetto e dell’applicazione della sostenibilità in sanità”.
Aderiscono al Centro, all’atto della sua istituzione, la sede di Parma del Segretariato Italiano Studenti di Medicina (SISM) e la Società di Medicina e Scienze Naturali di Parma. “Saranno invitati a partecipare alle sue attività, come sostenitori, la Regione Emilia Romagna, il Ministero della Salute e altri soggetti, pubblici o privati, che dimostrino interesse a contribuire alle sue finalità”. Il Centro, spiega infine la Ausl, "opererà e programmerà l’attività in piena sinergia con il 'Centro comune di ricerca' istituito a fine 2015 dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria e dall’Università di Parma, grazie all’importante contributo di Fondazione Cariparma".
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