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Venerdì 03 GIUGNO 2016
Basilicata. Mollica: “Un lucano su 4 si cura fuori regione. Rendere più attrattivi i nostri servizi”

Il 24% dei lucani continua a spostarsi verso altre regioni nella speranza di ricevere cure migliori o più tempestive. Il presidente del Consiglio regionale sollecita interventi per “rendere più attrattive le unità operative presenti in Basilicata e valorizzarle come centri di eccellenza”.

“Oggi che la Regione Basilicata si appresta a riorganizzare, per effetto di una legge nazionale, il sistema della sanità, avere centri di eccellenza diventa fondamentale sia per abbattere la mobilità sanitaria passiva ma soprattutto ad essere fenomeno attrattivo per quella attiva”. A sollecitarlo è il presidente del Consiglio regionale Francesco Mollica, nel corso di un suo intervento al convegno Amegep malattie rare promosso a Matera dal club epatologi ospedalieri sul tema “Viral hepatitis update and clinica practice 2016”.
 
Un convegno che, giunto alla sua quarta edizione, “rappresenta - ha detto Mollica - un evento rilevante nel nostro panorama sanitario ancora di più se lo consideriamo come input che va a correggere e scoraggiare il fenomeno dell’emigrazione sanitaria, da un lato rendendo più attrattive le unità operative presenti in Basilicata e valorizzandole come centri di eccellenza; dall’altro attraverso accordi di confine tra regioni limitrofe che consentano al sistema di funzionare secondo logiche di area vasta e di potenziare i rapporti di conoscenza e di collaborazione”.

Secondo i recenti dati ripresi dal presidente del Consiglio regionale, “il 24% dei lucani continua a spostarsi verso altre regioni nella speranza di ricevere cure migliori o più tempestive, facendo registrare la più alta mobilità passiva a livello nazionale”.

Rivolgendosi agli esperti epatologi presenti al convegno e arrivati da tutto il meridione d’Italia, il presidente Mollica ha quindi auspicato “che i singoli attori agiscano secondo una metodologia condivisa, pur nel rispetto dell’autonomia di ciascuno di essi, e che la chiara individuazione di una sempre maggiore attenzione per la ricerca possa essere il motore di una crescita professionale che veda come unico obiettivo la tutela della salute andando oltre ogni principio del regionalismo”.

“Un battage, attraverso convegni come questo di oggi - ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale - per far conoscere le eccellenze sanitarie locali può essere utile ai lucani, ma per avere meno emigrazione sanitaria sarebbe ancora più utile mettere queste eccellenze in rete e iniziare a programmare, pianificare e verificare”.

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